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venerdì 29 marzo 2024

3 buoni motivi per non diventare traduttori. E altrettanti per farlo

30-10-2020
Il primo motivo è che faticherai a trovare lavoro.
Secondo lo studio "Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2020-2024)"1 nel caso più ottimistico il mercato del lavoro sarà in grado di assorbire, tra il 2022 e il 2024, 19.000 traduttori e interpreti. Si stima un fabbisogno annuo di circa 6.300 nuovi occupati, contro i 10.200 in uscita dal sistema formativo. Inoltre quella del traduttore / interprete è una professione non regolamentata, in Italia. Questo significa che praticamente chiunque potrà competere con te per svolgere quel lavoro per il quale hai studiato, a prescindere dal possesso di titoli di studio e competenze specifiche.
Questo porta al punto due.

Il secondo motivo è che guadagnerai poco.
Per qualunque lavoro ci sono sempre tantissimi candidati. Grazie alle possibilità offerte dalla rete internet ti troverai a competere con qualcuno che offre i propri servizi da un qualche luogo remoto della Cina, o dell'Indonesia.
Questo spinge sempre di più a competere sul prezzo. Quando proverai ad offrire il tuo servizio di traduzione ad una tariffa che ritieni bassa ti accorgerai che qualcun altro si propone per fare lo stesso lavoro alla metà del prezzo. In più molto probabilmente dovrai lavorare come freelance e sopportare in proprio tutti gli oneri fiscali e previdenziali collegati al lavoro autonomo.

Il terzo motivo è che si tratta di un lavoro molto difficile.
Per diventare buoni traduttori è necessario affrontare un percorso di studi lungo e impegnativo. La perfetta conoscenza di almeno un'altra lingua, oltre la lingua madre, è solo uno dei requisiti della professione.
Per avere successo occorre conoscere almeno un linguaggio specialistico. Se devi tradurre il manuale d'uso di un macchinario per il finissaggio tessile ti verrà richiesto di conoscere perfettamente lo scopo di quel macchinario, e il modo di funzionamento, e il nome di ogni singolo ingranaggio... (nella tua lingua e in quella di destinazione). E a quel punto non sarai ancora in grado di fare un buon lavoro se non saprai destreggiarti tra le decine di software per la traduzione assistita da computer e non saprai fare uso degli strumenti basati sull'Intelligenza Artificiale che si applicano al campo della traduzione.

Scoraggiante vero? Sappi allora che non abbiamo detto tutto. Un po' per necessità di sintesi, ed un po' per non scoraggiarti del tutto.
Proviamo adesso a capire quali sono i motivi che possono portarti a scegliere la carriera del traduttore.

Il primo è che puoi davvero trovare lavoro.
Anche se la competizione è molto alta, quello delle traduzioni è, e resterà comunque, un mercato in crescita. Il volume delle parole tradotte ogni anno è in continuo aumento.
Paradossalmente la crisi globale spinge le imprese a rivolgersi ai mercati esteri e aumenta le occasioni di scambio, con vantaggi evidenti per il settore delle traduzioni, e soprattutto delle traduzioni tecnico-scientifiche.
Per quanto grande sia l'offerta di traduzioni ci sono molte combinazioni linguistiche e molti settori specialistici per i quali è difficile trovare il traduttore adatto.
Se riesci a trovare la nicchia giusta puoi ricevere tante richieste da doverne rifiutare una parte.

Il secondo motivo è che godrai di maggiore libertà.
Lavorare in proprio non è sempre e soltanto sinonimo di precarietà. Potrai gestire come ritieni i tuoi tempi, decidere quando è il momento di fare una pausa, programmare un viaggio di un mese.
Quando è al lavoro un traduttore deve stare sempre "connesso" e garantire tempi di risposta brevi alle richieste di lavoro. Ma capita ai clienti di trovare il traduttore indisponibile perché "sto raccogliendo le olive", "ho deciso di staccare per dieci giorni" e mille altri motivi. E, tra parentesi, le pause degli altri traduttori possono diventare altrettante opportunità per te che cerchi di entrare sul mercato.

Il terzo motivo è che non ci si annoia mai.
E' un mestiere maledettamente difficile, ma ti mette a contatto, e da un punto di vista particolare, con settori, argomenti, persone... che mai avresti incontrato se avessi fatto, per dire, il contabile. Ti immagini dover tradurre i dialoghi di Catarella, il personaggio di Camilleri, in Giapponese? Tipo "La parete mi feci. Io meglio di un arpino sono"2. Eppure qualcuno lo fa, qualcuno lo deve fare. E quel qualcuno ha la possibilità di diventare a sua volta "autore". E' una funzione importante e imprescindibile, quella di trovare le parole giuste per consentire alle idee, alle informazioni, alle emozioni di viaggiare.
Solo per questo vale la scommessa.
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1. "Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2020-2024)", Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, 2020.
2. "Catarella risolve un caso", in Gli arancini di Montalbano, Mondadori, 1999.

Per maggiori informazioni: https://traduzioni-tecniche.eu