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venerdì 29 marzo 2024

Firenze cum laude: benvenute matricole!

17-10-2014

"Essere curiosi e cercare di non accontentarsi". È questo il messaggio del Sindaco Dario Nardella, all'inizio dell'appuntamento con Firenze cum laude, iniziativa organizzata il 16 ottobre dall'Università in collaborazione con il Comune di Firenze. Nardella ha salutato le matricole dell'Università di Firenze nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Rivolgendosi ai ragazzi ha affermato: "è vostra la libertà di cambiare il mondo". Per il Sindaco sono i giovani la prima risorsa dell'Università.

Anche il Rettore Alberto Tesi ha rivolto il suo saluto agli studenti che stanno cominciando il loro percorso: "Voi matricole siete parte attiva della comunità universitaria, stimolate il dialogo con i professori".

Il presidente della Scuola di Agraria Giuseppe Surico ha poi tenuto la lezione dal titolo "Studiare a Firenze. Il cammino dell'Università negli ultimi venti anni".

Surico ha voluto mettere in evidenza il fatto che il percorso di studi scelto "si deve sposare con le aspirazioni dei giovani. Il nostro sapere deve essere legato a quello degli altri". In proposito Surico osserva che il verbo latino "sapio" significa "sapere", ma anche "avere sapore" e quindi lo studio deve essere un percorso che appassiona e che attrae.

"Attualmente l'Italia è una realtà sociale in cui la disoccupazione aumenta. Ma non è ripiegandosi su se stessi che si reagisce. I ragazzi andando all'Università dimostrano di avere fiducia nel futuro e l'Italia a sua volta deve tornare ad avere fiducia in loro. Bisogna scavare dentro ogni ragazzo per tirare fuori ciò che ha di meglio, per poi metterlo a disposizione della società. Si tratta del modo migliore per far nascere nuove idee e trasformarle in azioni concrete".

Nonostante l'Ateneo di Firenze si trovi in una buonissima posizione sia a livello nazionale che a livello internazionale, secondo Surico la cosa più importante è "creare un ambiente stimolante dal punto di vista culturale".

"Studio e divertimento sereno sono ottimi compagni. L'Università non è un parco giochi, ma non è nemmeno una via crucis. Maggiori sono gli sforzi, maggiori saranno i risultati".

L'Università ha una doppia natura: da una parte è un ente erogatore di servizi, dall'altro è un organismo per la promozione sociale che perette lo sviluppo della personalità. Senza innovazione non c'è progresso, e senza progresso non si può investire. L'intento è quello di far diventare l'Europa un sistema di alta formazione. Gli obiettivi non sono ancora stati pienamente raggiunti, a si continua a lavorare per realizzarli".

Riguardo all'importanza di trascorrere un periodo all'estero, Surico consiglia di "approfittare del programma Erasmus, che conta nel curriculum quanto un voto massimo di laurea".

In qualità di presidente della Scuola di Agraria, spiega anche che in questi anni il settore dell'agricoltura è risultato il più vivace. "Forse la crisi in atto ha fatto emergere nei giovani delle prospettive nuove, la voglia di coniugare il sapere con il saper fare".


Giada Barbera