La forza terapeutica della parola scritta è il punto di riflessione di un incontro dal titolo “Il libro come rimedio” che si terrà mercoledì 28 ottobre al plesso “La Torretta” (via della Torretta, 16 – ore 14.30). L’appuntamento, organizzato dalla Scuola di Psicologia dell’Università di Firenze, in collaborazione con il circolo letterario “Pier Paolo Pasolini” di Prato, è il primo di un ciclo, “La buona parola e la parola buona”, che si propone come progetto di confronto tra psicologia e letteratura attraverso i loro protagonisti.

“Psicologia e letteratura percorrono da sempre lo stesso binario - spiega Claudio Sica, ordinario di Psicologia clinica del Dipartimento di Scienze della Salute e coordinatore del progetto - Tutta la produzione letteraria occidentale ha avuto come oggetto i moti dell’anima, le emozioni e le grandi questioni della vita dell’uomo. Questo evento, che puntiamo a ripetere nei prossimi anni, mantenendo inalterato il formato che vede alternarsi scrittori ed esperti nel campo psicologico, vuole dare un contributo in forma di riflessione e di dialogo al valore della parola scritta che trova nel libro un elemento di riferimento imprescindibile”.

Laura Beani, associato di zoologia del Dipartimento di Biologia, e Giovanni Marocci, ordinario di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni del Dipartimento di Scienze Formazione e Psicologia dialogheranno con uno scrittore fiorentino, Sergio Nelli, e uno romano, Andrea Caterini, e racconteranno, in relazione a temi distinti, a quali testi scritti si sentano più legati e quali siano riusciti a esprimere nella forma più compiuta il loro pensiero, tracciando così un percorso di contaminazione psicologico-letteraria.

Insieme a Claudio Sica, Nicoletta Berardi, presidente della Scuola di Psicologia, Beatrice Gemelli e Noemi Neri del Circolo Letterario “Pier Paolo Pasolini” modereranno gli interventi e forniranno ulteriori spunti di riflessione.

Il programma è online: www.psicologia.unifi.it/art-318-la-buona-parola-e-la-parola-buona.html