Come il diritto dell’Unione Europea e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo influiscono sull’ordinamento italiano per la protezione dei diritti fondamentali? Nel caso particolare del divieto di discriminazione nella vita privata, in famiglia, nel mondo del lavoro, come si arricchiscono gli strumenti di tutela?

A questi interrogativi vuole rispondere il convegno, organizzato per la Giornata Europea della Giustizia Civile, venerdì 30 ottobre all’Università di Firenze, dal titolo “La tutela multilivello dei diritti fondamentali: i «confini mobili» del principio di eguaglianza” (ore 9,30 – Polo delle Scienze Sociali, Aula Magna 0.18- Edificio D6, via delle Pandette 9).

L’iniziativa nasce dalla stretta collaborazione fra l’Ateneo fiorentino (Dipartimento di Scienze giuridiche e Scuola di Giurisprudenza), l’Ordine degli Avvocati di Firenze e la Fondazione per la Formazione Forense, la sezione toscana degli Avvocati Giuslavoristi Italiani (AGI), la Scuola Superiore della Magistratura, l’Osservatorio sul Trattato di Lisbona e gli Osservatori sulla giustizia civile. Le due sessioni del convegno saranno presiedute da Giorgio Gaja, professore emerito di Diritto internazionale dell’Università di Firenze, e da Marilena Rizzo, presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Firenze.

“L’appuntamento – spiega Adelina Adinolfi (Università di Firenze), componente del comitato scientifico del convegno – si inserisce nel quadro della Giornata che la Commissione Europea e il Consiglio d’Europa hanno deciso – nel 2003 - che fosse celebrata ogni anno da tutti i paesi membri allo scopo di sensibilizzare i cittadini, gli operatori del diritto, la pubblica amministrazione e i media riguardo allo spazio giudiziario comune”.

Per ulteriori informazioni:
http://www.unifi.it/upload/sub/agenda/2015/programma-30ottobre2015_giornata_europea_giustiza_civile-6.pdf