“Sport e tecnologia sono i due assi portanti di questo progetto. Da una parte la pratica sportiva per abbattere le barriere della disabilità e favorire l’integrazione sociale, dall’altra l’innovazione tecnologica che, accorciando le distanze, facilita l’accesso ad un percorso formativo necessario allo sviluppo di nuove competenze per istruttori ed educatori, in grado di interagire con minori a rischio di esclusione perché affetti da patologie o diversamente abili”.
Con queste parole Alex Zanardi ha introdotto “Educare con lo sport”, l’innovativo programma di formazione destinato agli operatori sportivi presentato nella sede della Regione Toscana. Zanardi, per cui lo sport ha rappresentato un’opportunità per mettersi alla prova e scoprire i propri talenti più nascosti, è intervenuto in qualità di Presidente della Fondazione Vodafone Italia, che insieme a Sport Senza Frontiere Onlus e Dynamo Academy è uno dei soggetti promotori dell’iniziativa. La mission di Fondazione Vodafone è migliorare la qualità della vita delle persone attraverso il finanziamento di iniziative nel campo del sociale. Fino ad oggi ne sono state sostenute circa 400, tra queste anche “Educare con lo sport”.
Il progetto parte dal bisogno di inclusione sociale di minori vulnerabili a rischio di emarginazione oppure affetti da patologie croniche, e agisce attraverso la formazione di operatori, educatori e volontari attivi nell’ambito di programmi e interventi che utilizzano la pratica sportiva. L’obiettivo è quello di accrescerne le conoscenze e sviluppare competenze pedagogiche per far sì che lo sport diventi, in determinati contesti, un efficace strumento di integrazione, inclusione sociale e benessere psico-fisico. Chi opera con intenzionalità educativa nel settore, specie se ha a che fare con giovani disagiati, sa bene che ogni pratica sportiva è solo il punto di partenza per lavorare sullo sviluppo integrale della persona; è molto importante quindi essere preparati e consapevoli dell’importanza del proprio ruolo.