“Un percorso professionalizzante alternativo all'università, che favorisce un più rapido accesso al mondo del lavoro” così la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi ha definito i tre corsi di formazione professionale di terzo livello che verranno attivati a gennaio dall' Istituto Superiore per il Turismo e le Attività Culturali della Regione Toscana a Firenze, Arezzo e Lucca.

I corsi interessano la lavorazione orafa nell'area di Arezzo (LAV_ORA), il recupero e la valorizzazione del patrimonio architettonico nella zona di Firenze (RE_ART), l'hospitality management per le strutture ricettive (HO_MA) nell'area di Lucca.
Si tratta di progetti di studio snelli, cuciti su misura sulle esigenze del mercato occupazionale, anche grazie alla collaborazione con le aziende, che ha permesso di capire quali sono le competenze più richieste. Una tentazione per chi, fresco di maturità, non se la sente di affrontare il lungo percorso che porta alla laurea tradizionale.
Ciascuno può contare su 200mila euro di finanziamenti messi a disposizione da Regione Toscana, Ministero per l'Istruzione e Unione Europea; le imprese private coinvolte contribuiranno alle spese per il 20 %.

«L’istituto è una scuola di specializzazione post-diploma – ha spiegato Cristina Giachi, che è anche presidente della Fondazione che guida l’Its – che ha l'obiettivo di formare professionisti nel settore del turismo e dei beni culturali. Il percorso che propone trova il suo principale punto di forza nello stretto coinvolgimento delle imprese che, sulla base delle loro esigenze, partecipano alla definizione e alla realizzazione dei programmi didattici e alla realizzazione dei tirocini e dei project work in azienda».

I corsi, di durata biennale, prevedono sia formazione teorica - in aula e in laboratorio - che pratica, con stage nelle aziende. L' iniziativa , rivolta ai giovani dai 18 ai 30 anni, coinvolgerà in tutto 60 studenti, 20 per ogni percorso formativo, selezionati tra quelli che avranno mandato la domanda d'iscrizione .
Nei prossimi giorni verrà attivato un sito web (www.itstab.it), da cui sarà possibile scaricare tutto il materiale informativo, dal bando regionale con i requisiti d'accesso alle schede di iscrizione.

Di Giulia Bongiovanni e Francesca Ghezzi