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mercoledì 24 aprile 2024

E uscimmo a riveder le stelle: Fiorentina-Palermo 1-0

13-05-2013

"In alto i calici". Firenze può finalmente festeggiare e gridarlo forte: siamo tornati. “Grazie ragazzi e ora tutti insieme alla conquista dell’Europa”, si leggeva in uno striscione esposto in Fiesole al termine della partita col Palermo. E’ la vittoria dei tifosi, anche ieri in trentamila allo stadio, del dt Daniele Macia e del ds Daniele Pradè, i due architetti di una formazione bella, vincente e convincente, del patron Andrea Della Valle, innamorato come non lo si vedeva dai tempi di Prandelli. Ma soprattutto è la vittoria del mister Vincenzo Montella, l’artefice di una cavalcata faticosa e divertente, l’ideatore di un gioco veloce e frizzante che in molti hanno paragonato al tiki taka del Barcellona. L’aeroplanino è arrivato la scorsa estate consapevole di dover ripartire da capo dopo due stagioni di delusioni e bocconi amari. Amalgamare diciotto nuovi giocatori acquistati durante il mercato estivo: questo era il suo obiettivo. Ci è riuscito alla perfezione, dimostrandolo ampiamente nel match con la Juventus del 25 settembre, dominato dal primo all’ultimo minuto, finito sullo 0-0 solo per la scarsa incisività degli attaccanti gigliati. Fu allora che i sostenitori si accorsero che sarebbe potuto essere un campionato pieno di soddisfazioni, da giocarselo sino in fondo. Ed è proprio quello che sta succedendo perché l’ingresso in Europa League è matematico, ma il pareggio tra Milan e Roma obbliga Pasqual & co. a credere ancora nella coppa dalle grandi orecchie. Certo, il destino è nelle mani dei rossoneri, in vantaggio di due punti e impegnati domenica sera contro il retrocesso Siena. Difficile se non impossibile pronosticare una sconfitta o un pareggio degli undici di Allegri, ma il calcio, si sa, è strano. Tenere la scia del club più titolato al mondo a 90 minuti dalla bandiera a scacchi è già un motivo d’orgoglio. Sognare lo sgambetto a Galliani non costa niente, sapendo che…comunque vada sarà un successo.
Ripensare adesso allo scontro salvezza col Lecce del maggio 2012, alla scazzottata tra Delio Rossi e Ljajic, alla “notte delle pernici” di Moena, fa quasi ridere. Quante cose sono cambiate. La Fiorentina è la squadra più vista in Spagna. Basta questo dato per riassumere il nuovo corso montelliano. Senza dimenticarci i riconoscimenti di novembre della Uefa.
E’ veramente il caso di dirlo: "e uscimmo a riveder le stelle".

Stefano Niccoli