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giovedì 28 marzo 2024

Hall of Fame del calcio italiano. Premiato anche il Re Leone Gabriel Batistuta

02-12-2013

Sfilata di stelle del calcio in Palazzo Vecchio. E’ stato, infatti, il bellissimo scenario del Salone dei Cinquecento ad ospitare nel pomeriggio di lunedì 2 dicembre la terza edizione della Hall of Fame. A rubare quasi tutta la scena, l’ex bomber della Fiorentina Gabriel Omar Batistuta. Grande emozione nel rivedere uno dei giocatori che ha fatto la storia della squadra gigliata: 152 reti in 243 presenze, capocannoniere nel 1995 con 26 gol. Un score impressionante per l’argentino, senza dubbio il calciatore più amato dalla tifoseria viola. A testimoniarlo quella statua di oltre quattro metri che la Curva Fiesole gli dedicò nel novembre 1995 prima della partita con la Lazio. Era la sua centesima gara in Serie A e per festeggiare firmò una doppietta, portando così a 59 le sue realizzazioni nella massima categoria. Batistuta è arrivato a Firenze nel 1991 da perfetto sconosciuto, se n’è andato dopo nove stagioni da leader indiscusso. Voleva vincere qualcosa, una Coppa e una Supercoppa Italiana non gli potevano certo bastare. Nel maggio 2001 conquista lo scudetto con la Roma. Durante la marcia trionfale dei giallorossi verso il tricolore mette il sigillo anche nel match contro il suo vecchio grande amore. E’ il 26 novembre 2000 e all’83’ minuto il bomber di Reconquista infila l’amico Francesco Toldo con un tiro dalla distanza. I ricordi si sprecano. E’ stato il centravanti che ha ammutolito il Camp Nou e Wembley, messo in crisi Franco Baresi a San Siro nell’agosto 1996 e battuto il record di Ezio Pascutti, sempre in gol nelle prime dieci giornate del campionato 1962-63, arrivando a undici nel 1994. "Non so cosa dire, ringrazio tutti – ha detto il Re Leone -. Io a Firenze? Non riesco ancora a capire cosa sono riuscito a creare qui; è nato un feeling tra i tifosi e me che non mi spiego. Parlando con mia moglie non ricordo nemmeno quanti gol ho fatto con la maglia viola. Ho difeso sempre questa maglia, in una città che mi ha dato il cuore. Questa maglia mi rappresenterà sempre. Lo scudetto a Firenze? Penso che la città se lo meriti, non so quando ma penso che se i viola continuano così ce la potranno fare. La Fiorentina attuale? Deve aver voglia di vincere e di crescere. Ci vuole tanto lavoro. Uno scudetto non si costruisce in una sola partita". Dopo la cerimonia, Batistuta si è recato al Franchi per assistere all’incontro della viola col Verona. In tribuna c’era anche Mario Gomez. La storia di Firenze e il futuro della Fiorentina a pochi metri di distanza.

Insieme all’argentino– inserito nella categoria Giocatore straniero -, l’ex capitano e bandiera del Milan, Franco Baresi (Giocatore italiano), Fabio Capello (Allenatore italiano), Massimo Moratti (Dirigente italiano), Cesare Gussoni e Sergio Gonnella (ex aequo per Arbitri italiani), il "golden boy" Gianni Rivera (Veterano italiano) e il due volte Campione del Mondo Eraldo Monzeglio (Premio alla memoria).

A nominare i nuovi otto "iscritti" è stata una Commissione composta dal presidente dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) Luigi Ferrajolo e dai direttori delle testate giornalistiche sportive nazionali: Giovanni Bruno (Sky Sport 24), Enzo Bucchioni (Quotidiano Sportivo), Riccardo Cucchi (Responsabili servizi Radio Rai), Paolo De Paola (Il Corriere dello Sport), Matteo Marani (Guerin Sportivo), Mauro Mazza (Rai Sport), Andrea Monti (La Gazzetta dello Sport), Vittorio Oreggia (Tuttosport), Ettore Rognoni (Sportmediaset).

Fanno parte della Hall of Fame anche Michel Platini e Marco Van Basten (Giocatori stranieri), Roberto Baggio e Paolo Maldini (Giocatori italiani), Marcello Lippi, Arrigo Sacchi e Giovanni Trapattoni (Allenatori italiani), Adriano Galliani e Giampiero Boniperti (Dirigenti italiani), Pierluigi Collina, Luigi Agnolin e Paolo Casarin (Arbitri italiani), Gigi Riva e Dino Zoff (Veterani italiani). Per i premi alla memoria figurano i nomi di Giuseppe Meazza, Giovanni Ferrari, Silvio Piola, Gaetano Scirea, Angelo Schiavio, Valentino Mazzola (Calciatori); Artemio Franchi, Ottorino Barassi (Dirigenti); Vittorio Pozzo, Enzo Bearzot, Ferruccio Valcareggi, Fulvio Bernardini, Nereo Rocco (Allenatori); Giovanni Mauro, Concetto Lo Bello (Arbitri).

Stefano Niccoli