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giovedì 18 aprile 2024

''Spazi fluidi - l'informazione toscana in rete''. Il giornalismo online tra innovazione e paure

17-06-2014

Martedì 17 giugno la Sala Gonfalone del Consiglio Regionale ha ospitato "Spazi fluidi - l'informazione toscana in rete", conferenza realizzata dal Corecom in collaborazione con l'Università di Firenze, l'Ordine dei giornalisti e l'Associazione stampa Toscana. La conferenza verteva sulla presentazione della ricerca condotta da Carlo Sorrentino, docente della Facoltà di scienze politice C. Alfieri, riguardante la delicata transizione tra il giornalismo analogico e quello digitale. Tra gli altri sono intervenuti anche il presidente del Corecom Sandro Vannini, la consigliera del Corecom Letizia Salvestrini, il presidente regionale dell'Ordine Carlo Bartoli, il presidente dell'Associazione Paolo Ciampi, il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli e numerosi giornalisti che hanno animato il dibattito seguente la presentazione.
La ricerca ha analizzato 51 testate locali con l'obiettivo di studiare la realtà dell'informazione online in Toscana e comprenderne caratteristiche, limiti e punti di forze trovare quindi generalizzazioni estendibili al settore. I risultati sottolineano come, ancora oggi, il giornalismo italiano soffra il passaggio al digitale e spesso si limiti a trasferire sul web logiche tipiche del cartaceo, non riuscendo a reinventarsi e interagire con l'utente - il cosiddetto citizen journalist. Esigenza fondamentale, quindi, è la capacità di dialogare con il lettore-scrittore nei luoghi più popolati: i social network. Accanto a questo diventa fondamentale trovare nuovi sistemi di sostegno finanziario all'editoria online, quali la membership, e valorizzare il giornalismo online che spesso viene visto dagli addetti ai lavori come un giornalismo di  serie B. Per realizzarlo è tuttavia necessario un forte cambiamento culturale che è, anche, cambiamento generazionale: direttori ed editori spesso over-50 che, anziché sfruttare le potenzialità del "nuovo" medium tendono a barricarsi dietro le trincee difendendo mentalità e modus operandi ormai anacronistici. La speranza è che, con gli anni, l'Italia riesca a colmare questo gap -evidente se pensiamo al caso di altre testate, quali il New York Times- e mettersi al passo coi tempi. 
La conferenza ha visto inoltre accenderdersi un fervido dibattito grazie al live twitting, a cui è stato possibile partecipare tramite l'hashtag #toscanonline.

Daniele Mu