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venerdì 26 aprile 2024

Migranti: il centro di accoglienza diventa laboratorio teatrale

20-03-2017

Non solo un centro di accoglienza destinato ad aiutare persone in difficoltà e rifugiati ma un vero e proprio laboratorio teatrale dove, fino alla fine di maggio, decine di cantori si esibiranno per le prove di un nuovo spettacolo dedicato a Dante.

E' quanto succederà a Slataper, la struttura gestita da quasi due anni dalla cooperativa Il Cenacolo, che trasformata da palazzo occupato (dal 2011 al 2014) è oggi luogo di assistenza e integrazione delle persone più svantaggiate: dalle famiglie in condizioni di precarietà economica, ai single con figli in forte disagio abitativo, dagli anziani rimasti soli fino ai richiedenti asilo. In quasi due anni di attività sono state accolte 150 persone.

Da domani alcuni degli ospiti della struttura parteciperanno, insieme a decine di altre persone, alle prove di “Piume 2021- Legato con amore in un volume ciò che per l'universo si squaderna”, il nuovo spettacolo promosso dall'associazione culturale Culter che lo scorso anno aveva trasformato il Campanile di Giotto nello straordinario palcoscenico di un'originale performance corale dedicata al tema del volo nella Divina Commedia in cui migranti, detenuti, bambini, insegnanti, gente comune, rifugiati e persone in situazioni di disagio recitavano una selezione di terzine tratte dalla Divina Commedia.

"Vogliamo creare vera integrazione – spiega Andrea Ricotti, direttore di Slataper - non basta impegnare i migranti nelle attività in città. Serve anche rendere i centri di accoglienza luoghi aperti alla cittadinanza, visitabili e trasparenti, creando all'interno di essi progetti che vadano proprio nell'ottica di un'interazione continua e costante tra profughi e cittadini."

"Grazie al contributo di Comune di Firenze e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze – spiega Culter - anche quest'anno, attraverso lo poesia di Dante, abbiamo l'opportunità di offrire un'occasione di educazione e un’esperienza di inclusione che finisce per accomunare i partecipanti al di là delle appartenenze sociali, religiose, professionali".

Info: www.culter.it