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martedì 23 aprile 2024

La Giornata della Memoria al Museo Novecento

27-01-2018

Sabato 27 Gennaio, alle ore 11.00, il Museo Novecento in piazza Santa Maria Novella propone il "Progetto Il Viaggio", in occasione della Giornata della Memoria, che comprende la conferenza "Mario Mafai e Antonietta Räphael negli anni del regime" con esposizione eccezionale di un’opera di Mario Mafai della serie 'Fantasie'. Nel pomeriggio, alle ore 15.30, in programma nel loggiato esterno la lettura – installazione con un gruppo di studenti del liceo Michelangelo che legge dal vivo "Se questo è un uomo" di Primo Levi insieme al Direttore artistico del museo Sergio Risaliti e al regista Giovanni Micoli.

La conferenza Mario Mafai e Antonietta Räphael negli anni del regime, a cura di Elisabetta Stumpo (MUS.E, Dipartimento di mediazione), ripercorrerà la storia dei coniugi Mafai, colpiti nei modi più vari dagli abusi della dittatura, dalla demolizione della loro casa romana di via Cavour, alla necessità di nascondersi con tutta la famiglia all’indomani dell’emanazione delle leggi razziali. Una conferenza incentrata sulla vicenda artistica, mai come in questo caso strettamente legata alla vicenda personale della coppia e di tanti altri artisti accomunati dalle stesse sorti. L’incontro è inserito all’interno della Shoah dell’Arte, un progetto organizzato da ECAD e nato per porre l’accento sulla Shoah nella vita artistica del paese, valorizzando, all’interno di collezioni pubbliche e private, opere e artisti che durante il nazifascismo furono emarginati e perseguitati.

La lettura-installazione dedicata a Se questo è un uomo si svolgerà nel loggiato esterno del Museo, dove una targa ricorda il complesso delle ex Leopoldine come luogo della memoria di Firenze. Lì gli studenti del liceo Michelangelo leggeranno i capitoli del testo di Primo Levi, accompagnati dal regista Giovanni Micoli e dal direttore artistico del Museo Sergio Risaliti,  ideatore dell’iniziativa. Ognuno dei performer porterà applicata sul petto una stella di David, a memoria “del marchio” con cui venivano indicati gli ebrei nella Germania nazista. “Non possiamo dimenticare,” ha dichiarato Risaliti, “soprattutto oggi che intollerabili manifestazioni di rigurgito fascista e aberranti rimozioni emergono nelle nostre società democratiche. Esiste un’arte prima dell’olocausto e ne esiste una dopo. L’arte, la poesia sono sopravvissute assieme alla memoria. Il silenzio, cui faceva riferimento il grande filosofo Adorno,  ha ‘condannato’ gli artisti a dire l’orrore”.

Organizzazione Mus.e. in collaborazione con Arterìa e La Stanza dell’Attore.

La partecipazione è gratuita. È escluso l'accesso al museo.
Info: Tel. 055-2768224 – 055-2768558, Mail: info@muse.comune.fi.it