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giovedì 28 marzo 2024

Fondazione ANT: convenzione con ASL Toscana Centro e alleanza con Relief per la ricerca

28-06-2021
Fondazione ANT è un ospedale senza muri che ogni anno cura gratuitamente a domicilio 10.000 malati di tumore in 11 regioni italiane. Anche nei mesi più intensi dell’epidemia, dal marzo 2020 a fine anno, ANT è sempre stata in prima fila, non in corsia ma nelle case delle persone per tutelare i pazienti fragili da eventuali contagi, evitando al contempo che nuovi ricoveri aggravassero ulteriormente il carico degli ospedali.

In Toscana, e in particolare a Firenze, ANT è operativa con un’équipe multidisciplinare composta da 20 professionisti tra medici, infermieri e psicologi che, nel solo 2020, hanno portato cure medico-specialistiche e supporto psicologico complessivamente a casa di 691 pazienti oncologici e 158 familiari. Nei primi mesi dell’anno, in ragione dello scoppio della pandemia da Covid-19, le richieste di assistenza sono cresciute sensibilmente (+6%) soprattutto per la paura da parte dei pazienti di contagiarsi o di restare soli nelle strutture. A crescere sono state in particolare le richieste per cure di supporto, simultaneous care ed early palliative care, ossia le cure a pazienti in fase precoce, che sono nel pieno della terapia oncologica e hanno necessità di gestirne gli effetti collaterali.

Dal 1 luglio sarà inoltre attiva una convenzione onerosa tra Fondazione ANT e ASL Toscana Centro per le cure palliative domiciliari: la ASL ha pubblicato ad aprile una manifestazione di interesse a seguito di una delibera regionale di dicembre 2020 che stanziava fondi, nell’ambito dell’emergenza Covid, per interventi straordinari a favore di Organizzazioni di volontariato che operano in cure palliative domiciliari. La convenzione prevede che i malati assistiti da ANT siano riconosciuti come pazienti della rete di cure palliative aziendale e che venga corrisposto ad ANT un contributo per giornata effettiva di assistenza per loro negli ultimi mesi di vita.

È una tappa importante nella storia di ANT dopo 26 anni di attività in Toscana – commenta la dottoressa Silvia Leoni, coordinatore sanitario ANT- Vengono ufficialmente riconosciuti il ruolo e la professionalità del nostro operato. ANT sarà inserita nella rete delle cure palliative della ASL con un contributo economico a sostegno del nostro lavoro. Si tratta di un intervento nell’ambito di cure palliative nel percorso di fine vita, mentre restano escluse per ora le attività di cure domiciliari precoci e l’attività di prevenzione. Si tratta della prima convenzione onerosa in Toscana, che avrà durata un anno, ma speriamo sia l’inizio di un percorso di accreditamento, che ci ha visto protagonisti in altre regioni italiane, per integrare l’operato del Terzo Settore nella sanità pubblica.

Il personale sanitario ANT nell’ultimo anno ha messo a disposizione le proprie competenze per venire incontro alle maggiori necessità, rinforzando la barriera difensiva a tutela dei nostri fragili assistiti poiché facevano parte di quella fascia di persone da proteggere scrupolosamente dal Covid-19 - commenta Simone Martini, delegato ANT a FirenzeTutto questo a fronte di uno stop quasi completo, causa Covid, alle attività di raccolta fondi che da sempre sostengono il nostro operato, garantendo sostenibilità economica e totale gratuità dei servizi. La convenzione con la ASL è oggi un segnale molto positivo che arriva dalle istituzioni e che ci consentirà di affrontare i prossimi mesi con maggiore serenità, sapendo di poter contare sulla capacità moltiplicatrice del volontariato. Uno studio sull’impatto sociale di ANT, infatti, ha valutato che ogni euro investito nella Fondazione da istituzioni e donatori “produce” un valore quasi doppio in termini di qualità della vita di assistiti e stakeholder.

L'emergenza Covid ha fatto emergere la necessità di potenziare l'assistenza territoriale e domiciliare integrata - commenta Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT - Al netto delle differenze tra Regione e Regione, in questi mesi l'assistenza territoriale si è dimostrata insufficiente a livello nazionale. Ora è importante fare tesoro di questa esperienza e porre le basi per un sistema sanitario nuovo, basato su una community centred-care efficace, sostenibile, che punti sull'equità della presa in carico e della distribuzione delle risorse. È tempo di valorizzare il ruolo di realtà del Terzo Settore che, come ANT, hanno saputo dimostrare professionalità, sostenibilità economica e un impatto positivo e concreto sulla vita delle persone malate e delle loro famiglie. Il tutto con una gestione delle risorse economiche che consente risparmi rilevantissimi per la comunità. La convenzione che annunciamo oggi con la ASL Toscana Centro va in questa direzione.

Se l’assistenza sanitaria non si è fermata, anche i servizi a corollario sono rimasti operativi. Anzi, proprio per andare incontro alle crescenti necessità dei cittadini ANT ha attivato a Firenze, nel corso del 2020, il servizio UGO che mette a disposizione dei pazienti operatori selezionati e formati per accompagnamenti e supporto nel percorso terapeutico presso gli ospedali. Da maggio 2020 a fine anno sono stati erogati gratuitamente ai pazienti ANT 169 servizi di accompagnamento e trasporto.

La collaborazione con UGO è frutto del bando Sprint4Ideas che ANT ha lanciato nel 2018 e 2019 per trovare soluzioni ad alto contenuto innovativo con cui “contaminare” e migliorare ulteriormente il proprio modello assistenziale. Nasce in questo contesto anche l’alleanza con un’eccellenza toscana come Relief, spin off dell’Università di Pisa che si occupa dello sviluppo di dispositivi innovativi per l’incontinenza urinaria. Nel 2019 Relief si è aggiudicato uno dei contributi di Sprint4Ideas nella categoria più strettamente legata all’assistenza domiciliare con un dispositivo magnetico endouretrale unisex, minimamente invasivo, sostituibile ambulatorialmente in modo semplice, che non risulta visibile all’esterno del corpo e che è in grado di ripristinare completamente il controllo della minzione anche in pazienti affetti da incontinenza urinaria grave.

La realtà toscana ha recentemente concluso un aumento di capitale con Santex spa, azienda italiana leader nella realizzazione di dispositivi medici di alta qualità. Un ringraziamento particolare va a Fondazione ANT che ha avuto un duplice ruolo per Relief – commenta Gioia Lucarini, attualmente CEO di Relief srl - oltre a garantire un piccolo sostentamento economico che ha permesso di tenere in vita l’azienda, di procedere con lo sviluppo del prodotto e di concludere l’aumento, ANT ha permesso anche il contatto con pazienti e operatori sanitari direttamente coinvolti nel bisogno sanitario soddisfatto da Relief così da favorire lo sviluppo di una soluzione utile a livello clinico e sociale.

ANT non è solo assistenza e prevenzione – aggiunge la dottoressa Leoni - ma è anche ricerca, in particolare su aspetti clinici per migliorare la qualità di vita dei malati oncologici: siamo stati molto contenti di aver potuto contribuire al progetto di Relief e svilupperemo nei prossimi anni il settore della ricerca.

Nata nel 1978 per opera dell’oncologo Franco Pannuti, dal 1985 a oggi Fondazione ANT Italia ONLUS – la più ampia realtà non profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite – ha curato circa 130.000 persone in 11 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia, Umbria). Ogni anno 10.000 persone vengono assistite nelle loro case da 23 équipe multi-disciplinari ANT che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della sua famiglia. Sono complessivamente 515 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari etc.) cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l’operato dello staff sanitario. Il supporto offerto da ANT affronta ogni genere di problema nell’ottica del benessere globale del malato. A partire dal 2015, il servizio di assistenza domiciliare oncologica di ANT gode del certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2008 emesso da Globe s.r.l. e nel 2016 ANT ha sottoscritto un Protocollo d’intesa non oneroso con il Ministero della Salute che impegna le parti a definire, sostenere e realizzare un programma di interventi per il conseguimento di obiettivi specifici, coerenti con quanto previsto dalla legge 15 marzo 2010, n. 38 per l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. ANT è inoltre da tempo impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Dall’avvio nel 2004 sono stati visitati gratuitamente 244.000 pazienti in 88 province italiane. Le campagne di prevenzione si attuano negli ambulatori ANT presenti in diverse regioni, in strutture sanitarie utilizzate a titolo non oneroso e sull’Ambulatorio Mobile - BUS della Prevenzione. Il mezzo, dotato di strumentazione diagnostica all’avanguardia (ecografo e videodermatoscopio) consente di realizzare visite su tutto il territorio nazionale. ANT opera in Italia attraverso 113 delegazioni e 63 “da Cuore a Cuore – Charity Point” (luoghi rivolti alla raccolta fondi, ma anche allo sviluppo di idee, progetti e relazioni), dove la presenza di volontari è molto attiva. Alle delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all’assistenza domiciliare, oltre alle attività di sensibilizzazione. Prendendo come riferimento il 2019, ANT finanzia la maggior parte delle proprie attività grazie alle erogazioni di privati (45%) al contributo del 5x1000 (14%) a lasciti e donazioni (16%). Il 16% di quanto raccoglie deriva da fondi pubblici. Uno studio condotto da Human Foundation sull’impatto sociale delle attività di ANT, ha evidenziato che per ogni euro investito nelle attività della Fondazione, il valore prodotto è di 1,90 euro. La valutazione è stata eseguita seguendo la metodologia Social Return on Investment (SROI). ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale del 5x1000 nella categoria del volontariato. Fondazione ANT opera in nome dell’Eubiosia (dal greco, vita in dignità).

Per ulteriori informazioni: https://ant.it