In Italia
una persona su cinque rischia di avere uno
scompenso cardiaco, ma questa
malattia è ancora sottovalutata in Italia, nonostante nel 2003 i ricoveri per scompenso siano stati più numerosi di quelli per infarto. E' quanto emerso a Roma, nella presentazione dei risultati dello studio Shape, la più vasta indagine condotta in Europa e in Italia per questa malattia.
Solo due italiani su 100 conoscono lo scompenso cardiaco e ne sanno riconoscere i sintomi; un italiano su tre crede che lo scompenso sia un acciacco della vecchiaia. Un cittadino su cinque in Italia è a rischio di ammalarsi di scompenso, e che la mortalità per questa malattia è elevatissima. Infatti,
il 40% delle persone colpite muore a un anno dal primo ricovero e la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è solo del 25% negli uomini, del 38% nelle donne, dato peggiore di quello rilevato per la sopravvivenza ai principali tumori.