La Commissione elettorale irachena ha annunciato la vittoria del sì al referendum sulla bozza costituzionale svoltosi lo scorso 15 ottobre. A favore della Costituzione si è espresso il 78,59% dei votanti, contro il 21,41% di no. Delle 18 province irachene, tre hanno votato contro, le altre quindici a favore. Il caso di Ninive è particolarmente importante perché se anche in questa provincia il no avesse prevalso con oltre i due terzi dei voti, la Costituzione sarebbe stata bocciata secondo la legge d’amministrazione dello Stato approvata nel 2003 dal governo provvisorio. La legge fondamentale dello Stato (la Costituzione provvisoria) prevedeva infatti che il testo fosse bocciato se il no avesse ottenuto due terzi dei voti in almeno tre delle 18 province irachene. Si sapeva della vittoria del no di Anbar e Salahiddine e si attendeva l’esito decisivo della pronincia di Ninive. Nelle altre province la vittoria del sì è plebiscitaria ed estesa: i sì ottengono il 90% in tutte le regioni a eccezione di Dyala (51%), Kirkuk (62,91%) e Bagdad (63%). Il totale dei votanti è stato del 63% degli aventi diritto, andando oltre il 58% raggiunto alle elezioni politiche lo scorso.