Dicembre 1955:
l'Italia entra a far parte dell'Onu, suggellando così le scelte fondamentali del dopoguerra.
A 50 anni di distanza restano intatte le motivazioni di quella scelta e "resta intatto per l'Italia il sogno di un pianeta dove le Nazioni siano veramente Unite".
In occasione dei 50 anni dell'ingresso dell'Italia nell'Onu è il ministro degli Esteri Gianfranco Fini a ricordare il significato di quella data, introducendo un dossier che la Farnesina ha realizzato per tracciare un bilancio di 5 decenni di intensa attività e anche per delineare l'impegno italiano per il futuro dell'organizzazione. "
Due -scrive Fini-
sono i punti di riferimento dell'Italia alle Nazioni Unite, accanto alla difesa degli interessi nazionali: il consolidamento del ruolo dell'Ue come soggetto di politica internazionale e la tenace promozione del superiore interesse dell'intere comunità internazionale nelle questioni concernenti la pace e la sicurezza, lo sviluppo economico e la tutela dei diritti umani".