Nel lontano febbraio 1873, ai tavoli del
Caffè Casinò, in piazza a
Viareggio, tra i "giovani bene" della rinomata città estiva, sbocciò l'idea di una
sfilata di carrozze per festeggiare il tradizionale carnevale, all'aperto, in piazza tra la gente. A
distanza di 133 anni, il
Carnevale di Viareggio è una delle manifestazioni popolari più attese e anche quest'anno, nonostante i tagli alla cultura da parte del Governo, il
Carnevale sfilerà con statue di cartapesta, tra musiche e danze con ironia e comicità. "E' quasi un rito per la Toscana – spiega
l'Assessore alla cultura della Regione Toscana, Mariella Zoppi – importante da un punto di vista culturale e sportivo, ma anche per gli aspetti economici legati al turismo ed alla promozione del nostro nome nel mondo. La Regione da anni accompagna la Fondazione Carnevale nell'organizzazione di questo straordinario evento che mette insieme la creatività della tradizione artigiana toscana, l'irriverenza della satira popolare, la bellezza del paesaggio per promuovere la ricchezza culturale della Versilia".
A partire dal 12 febbraio il corteo (composto da otto carri di prima categoria, quattro di seconda e mascherate di gruppo)
sfilerà tra la bellezza paesaggistica della Versilia. L'appuntamento si rinnova poi
il 19, il 26, il 28 febbraio e il 5 marzo in notturna. I temi che quest'anno saranno toccati dagli ironici organizzatori dei carri vanno dai soldi alla politica italiana e internazionale, dalla finanza "calda" al tradizionale viaggio attraverso la storia del Carnevale.
Questi i nomi dei carri: "Al cospetto del dio Soldo non c’è più religione", "L'urlo di Chen terrorizza l'occidente", "La borsa scende, la borsa sale…ma per noi va sempre male", "Apertura di caccia", "El matador", "Vamos a sposar", "Fenomeno da baraccone" e infine "Ma il diavolo è di dx o di sx?". "Il Carnevale è cultura, spettacolo, tradizione e turismo – aggiunge il
Presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio, Elio Tofanelli – promozione di Viareggio, della Versilia e della Regione. Anno per anno i carri rappresentano la storia dei nostri tempi mettendo allo scoperto i vizi, i difetti della nostra società. Così anche quest’anno tre saranno le idee guida:
tradizione, innovazione e comunicazione. Importate è ricordare che il biglietto d'ingresso costa uguale all’anno scorso e che faremo pagare di più ai politici che hanno tagliato i fondi alla cultura!".
di Antonio Pirozzi
Per informazioni www.viareggio.ilcarnevale.com