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giovedì 28 marzo 2024

Bimbo rapito, è estorsione o vendetta

05-03-2006
Resta il giallo su chi fine abbia fatto Tommaso Onofri, il bambino di 17 mesi prelevato giovedì 3 marzo dalla sua abitazione della famiglia a Casalbaroncolo, frazione di Parma, da due uomini armati e con accento meridionale. Tra gli inquirenti c'è, in ogni caso, il convincimento che il piccolo sia ancora vivo, e il questore di Parma Vincenzo Stingone si è mostrato al tal proposito fiducioso, pur con le cautele del caso . "Sì, pensiamo di sì. Che sia vivo", ha detto il questore ai giornalisti che lo incalzavano. Un ottimismo che viene smorzato poco dopo dal procuratore capo di Parma Gerardo Laguardia: "Nessuna novità, di nessun genere purtroppo. Non c'è ottimismo, non mi sembra almeno per quanto riguarda il ritrovamento del bambino non ci sono notizie fino a questo momento". Ufficialmente la pista più battuta è quella del sequestro a scopo di estorsione o anche per una vendetta, ma non ci sono ancora elementi precisi. Resta da chiarire il movente. Il rapimento a scopo di estorsione è l'ipotesi di reato, a carico di ignoti, comparsa nel fascicolo aperto dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna. Estorsione che non riguarda tanto la richiesta di denaro (che finora non c'è stata) ma all'attività dell'uomo che è un dirigente delle Poste. Tramite lui i malviventi potrebbero aver tentato di entrare in possesso di alcune risorse finanziarie dell'Ente.