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giovedì 18 aprile 2024

Allarme tonno: Greenpeace punta il dito sulla Ue

07-12-2006

Nonostante gli allarmi sullo stato del tonno rosso, l'Iccat (Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico) si è schierata dalla parte dell'industria e ha stabilito una quota di pesca di 29mila tonnellate che supera di quasi due volte quella raccomandata. E' l'accusa di Greenpeace, secondo il quale la Ue, sotto la pressione di Francia e Italia, durante la riunione dell’Iccat a Dubrovnik, ha fatto fallire tutti i tentativi di regolare seriamente la pesca al tonno nel Mediterraneo. La Commissione si è anche opposta al divieto di pesca durante la stagione della deposizione delle uova. "L'industria della pesca del tonno nel Mediterraneo vuole continuare i propri affari come se nulla stesse accadendo, distruggendo il suo stesso futuro", afferma Alessandro Giannì, responsabile Campagna Mare Greenpeace Italia. "Con i soldi pubblici hanno creato una flotta mostruosa, che non sanno controllare. Ce ne vorranno altrettanti per lo smantellamento, quando arriveremo al collasso dello stock". Il cosiddetto "piano di recupero"proposto dall'Unione Europea non prevede una diminuzione cospicua della pesca né una protezione significativa del tonno rosso durante la stagione di riproduzione. Oltre a ignorare le raccomandazioni scientifiche, che dicono di pescare soltanto 15 mila tonnellate di tonno all'anno, i funzionari Ue hanno anche bloccato i tentativi di fermare la pesca pirata. Il tonno rosso nel Mediterraneo è minacciato da uno dei più alti tassi di pesca illegale del mondo, con catture per oltre 50mila tonnellate nonostante la quota legale dell'anno scorso fosse fissata a 32mila tonnellate. Lo stato della pesca del tonno rosso nel Mediterraneo è un altro esempio del fallimento dei governi e delle Organizzazioni Regionali della Pesca, come l'Iccat, di garantire la gestione sostenibile delle risorse marine. "Il piano europeo rappresenta un’amnistia per i pirati e una condanna a morte per i tonni rossi del Mediterraneo" conclude Giannì.

di Duccio Tronci