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giovedì 28 marzo 2024

Da Firenze il 'no' alla pena di morte

05-02-2007
Una federazione di città, province, regioni e anche contee contro la pena di morte. E' la proposta che ha rilanciato il Presidente del Consiglio Regionale Riccardo Nencini, parlando oggi ad uno convegno sul tema dell'abolizione della pana capitale tenutosi al Bargello di Firenze - proprio il luogo della città in cui venivano torturati e giustiziati i condannati. L'incontro pubblico, organizzato dal Consiglio regionale della Toscana e dal ministero degli Esteri, ha visto la partecipazione, tra gli altri, anche del sottosegretario agli esteri Bobo Craxi, del presidente dell'Istituto universitario europeo Yves Meny e di Antonio Cassese, insigne giurista e già primo presidente tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia. "Esiste nella morale pubblica della comunità internazionale la convinzione che la pena di morte debba essere abolita. Ma anche se riuscissimo ad adottare una risoluzione dell'ONU contro la pena di morte, rimarrebbe un pezzo di carta dal valore solo esortativo"  ha detto Cassese, che ha aggiunto: "Meglio una strategia a piccoli passi: proporre misure internazionali per vietare la pena di morte ad esempio nei confronti di minorenni, malati mentali e per chi abbia subito violenze nell'infanzia; eliminare la detenzione nel braccio della morte; garantire un processo equo e giusto; promuovere la creazione di tribunali internazionali misti, composti da giudici nazionali e internazionali". Il convegno fiorentino è stato l'occasione per portare buoni e cattivi esempi: da un lato Paolo Pobbiati, presidente di Amnesty international, ha sottolineato che oggi in 78 Stati al mondo si può essere condannati a morte e che il 12% delle persone vengono liberate quando è ormai troppo tardi. Dall'altro Philippe Lhuillier, ambasciatore delle Filippine in Italia, ha ricordato che lo scorso giugno il suo Paese ha proibito la pena di morte, mentre Tajeddine Baddou, ambasciatore del Marocco, ha affermato che nel suo Paese, di fatto, questa non viene più applicata.