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martedì 23 aprile 2024

Al via la legge della partecipazione

02-08-2007
È la prima Regione italiana ad averne una. La Giunta regionale ha approvato all'unanimità la bozza di legge sulla partecipazione. Ora il testo andrà in Consiglio per essere approvato entro la fine dell'anno. "L'hanno scritta i cittadini, servirà ai cittadini. Servirà a garantire meglio la democrazia, ma anche a decidere meglio e a fare più in fretta le opere necessarie alla collettività." Questo il commento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini. "Il testo che va ora alla discussione in Consiglio regionale – sottolinea l'assessore alle riforme Agostino Fragai – è frutto di un lungo percorso che ha preso avvio a gennaio 2006 e ha portato alla scrittura di questa bozza passo dopo passo, con i cittadini sempre protagonisti". Il momento più importante è stato il Town Meeting di Marina di Carrara che si è tenuto nel novembre 2006 a cui hanno partecipato 500 cittadini utilizzando in modo innovativo le nuove tecnologie della comunicazione. Ma ci sono stati anche tanti incontri in varie parti della Toscana che hanno coinvolto tutti i soggetti istituzionali, giuristi, politologi, sociologi, le parti sociali. Nessuno, né singolo né associato, è stato escluso: ciò al fine di arrivare ad un testo che fosse espressione vera di partecipazione e che garantisse la partecipazione, consentendo di superare quel gap fra cittadini e politica che ha messo in crisi il modello tradizionale della democrazia rappresentativa e che preoccupa molti osservatori sulle sorti del Paese. Il presidente della Regione Toscana e l'assessore alle riforme istituzionali sono certi che il modello messo a punto con la nuova legge consentirà di migliorare il meccanismo che porta alla decisione sulle opere pubbliche. "Casi come quello di Monticchiello – esemplifica Martini – ma anche, in maniera diversa, vicende come quella del corridoio tirrenico, o ancora del gassificatore o degli inceneritori avrebbero preso una piega diversa. La partecipazione è sinonimo di democrazia – continua il presidente – quando consente a ciascuno di avere tutti gli elementi per conoscere, valutare ed esprimere le proprie opinioni, prima che venga presa una decisione. In tutti e due i sensi, anche quello che oggi consente a delle minoranze di ostacolare il volere e le scelte delle maggioranze e di ritardare in maniera esasperante la realizzazione di importanti opere pubbliche che interessano tutti". "In una regione come la nostra dove il dibattito e la partecipazione non sono mai venuti meno – aggiunge l'assessore Fragai – vogliamo fare di più ed estendere i confini della democrazia e del ruolo dei cittadini. Crediamo che sia indispensabile cogliere questa sfida: fare insieme le cose che servono al bene collettivo e che sono condivise. Risparmieremo tempo e denaro, e non daremo spazio alla politica del rinvio che di fatto è la negazione della democrazia."