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giovedì 28 marzo 2024

Guardie ittiche e venatorie in difesa dell'ambiente

08-08-2007
Centocinquanta associati e un nucleo composto da una quindicina di guardie volontarie sempre reperibili. Sono questi i numeri dell'Enalcaccia di Prato, associazione sportiva di caccia, pesca e tiro con l'arco attiva da dieci anni nel territorio. Le guardie svolgono unservizio di educazione e prevenzione per il rispetto dell'ambiente e delle regole stesse alla base di tali attivita', ma anche di controllo e repressione in qualita' di pubblici ufficiali sotto il coordinamento della polizia provinciale. Di recente le guardie dell'Enalcaccia sono state impegnate nel recupero di circa 9 quintali di pesci morti nel fiume Bisenzio, per ragioni collegate alla siccita' e a sostanze nocive finite nel fiume a seguito di un breve temporale. 'La zona piu' a rischio e' quella compresa fra Santa Lucia e la parte sud di Prato' spiega Riccardo Calamai. 'Il fiume e' una risorsa, ma ci sono troppi prelievi a monte e nei suoi affluenti sia per uso domestico che industriale, occorrerebbe un maggior rispetto dell'ambiente'. Nelle scorse settimane sono stati prelevati e trasferiti diversi pesci da zone a rischio ad altre sicure, ma nell'area di Prato il fiume e' troppo esteso e non e' possibile intervenire preventivamente'. Fra le altre 'gatte da pelare' per le guardie venatorie dell'Enalcaccia ci sono i pescatori di frodo. 'La pratica illecita e' diffusa tra extracomunitari, cinesi, rumeni e albanesi, che hanno il brutto vizio di avvelenare la fauna acquatica e portare via gli animali' spiega Marcello Dabizzi. Il bracconaggio invece e' diffuso tra gli italiani che contro ogni regola cacciano di notte e usano strumenti non autorizzati. L'associazione collabora con altre organizzazioni per tutelare l'ambiente e scoraggiare simili reati.