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sabato 20 aprile 2024

Proiezione dei documentari "Toscana" & "Firenze" al Museo Zeffirelli di Firenze

03-02-2019
"Domenica Metropolitana" con ingresso gratuito, il prossimo 3 febbraio 2019 (ore 10.00-18.00), al Museo Zeffirelli di Firenze (Piazza San Firenze, 5) e proiezione con ingresso a pagamento (ore 11.00 e ore 16.00) dei documentari "Toscana" (realizzato nel 1991 per promuovere la Regione) e "Firenze" (realizzato nel 1990, con la musica di Ennio Morricone, in occasione dei Campionati mondiali di calcio di “Italia ‘90”). Per prenotazioni si può scrivere all’indirizzo ticket@fondazionefrancozeffirelli.com oppure si può telefonare (dalle 10 alle 17, dal martedì alla domenica) al numero 055.2658435. Il prezzo d’ingresso è di 10 euro.

Il Museo ospita oltre 250 opere del Maestro Zeffirelli tra bozzetti di scena, disegni e figurini di costumi.
Il percorso espositivo – suddiviso cronologicamente in Teatro di prosa, Opera in musica e Cinema – illustra per temi e autori gli sviluppi degli allestimenti teatrali e delle produzioni cinematografiche che, corredati dalle foto di scena, esemplificano le tappe principali della parabola artistica di Zeffirelli.

TEATRO

1945 – 1960
Gli anni di formazione a Firenze. La collaborazione con Luchino Visconti nel cinema e nel teatro di prosa.

1960 – 1967
Le innovative messinscene scespiriane sui palcoscenici europei si ripercorrono attraverso gli storici allestimenti di Romeo e Giulietta (Londra, Old Vic), Amleto (Roma, Teatro Eliseo), Molto rumore per nulla (Londra, Old Vic), esposti accanto alla drammaturgia novecentesca più all’avanguardia (Edward Albee, Arthur Miller, Peter Shaffer)

1965 – 1983
Le messinscene in Italia e all’estero di Verga, De Filippo, Pirandello e del teatro romantico di Alfred de Musset e di Friedrich Schiller completano la sezione dedicata alla prosa in cui balza evidente il calibro degli interpreti diretti da Franco Zeffirelli.

Dalla Compagnia dei giovani attori dell’Old Vic (John Stride, Judi Dench, Alec McCowen) ai protagonisti del palcoscenico internazionale quali John Gielgud, Peggy Ashcroft, Susan Strasberg, Maggie Smith, Frank Finlay, Ian McKellen, Joan Plowright e Laurence Olivier.

Tra gli attori italiani che hanno concorso al plauso degli spettacoli teatrali si distinguono, fra gli altri, Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, Monica Vitti, Paola Borboni, Andreina Pagnani, e la Compagnia di prosa di Franco Zeffirelli composta da Rina Morelli, Sarah Ferrati, Annamaria Guarnieri, Fulvia Mammi, Paolo Stoppa, Umberto Orsini, Giancarlo Giannini.

OPERA

1945
L’Opera in musica messa in scena da Zeffirelli in cui, dalla fine degli anni Cinquanta resta inconfondibile il suo apporto congiunto di regista, scenografo e costumista al servizio del testo e della musica diretta, fra gli altri, da Tullio Serafin, Herbert von Karajan, Leonard Bernstein, George Prêtre, James Levine, Carlos Kleiber, procede per interpreti d’eccezione e autori.

1946-1960
l debutto con le “operine giocose” nei teatri italiani e alla Piccola Scala di Milano, il sodalizio con Maria Callas e con direttori d’orchestra quali Carlo Maria Giulini e Gianandrea Gavazzeni, sino ai primi successi in America – che gli sono valsi l’inaugurazione con Antonio e Cleopatra di Shakespeare della nuova Metropolitan Opera House di New York.

Da Maria Callas e Joan Sutherland, da Carlo Bergonzi, Leontyne Price, Fiorenza Cossotto, Gianni Raimondi, Mirella Freni, Grace Bumbry, Franco Corelli, Leyla Gencer a José Carreras, Plácido Domingo e Luciano Pavarotti, interpreti dei prediletti Verdi e Puccini rivisitati nel corso della sua lunga carriera secondo le esigenze dei palcoscenici: dal Teatro alla Scala di Milano al Met di New York, dalle monumentali messinscene per l’Arena di Verona alle riduzioni in miniatura per il Teatro di Busseto.

Opere, in taluni casi assurte a pietre miliari della storia del teatro, nelle quali Zeffirelli ha concentrato la versatile ricchezza della sua professionalità nei reiterati allestimenti delle opere verdiane di Falstaff, La traviata, Aida, Otello, Don Carlo, Il Trovatore, e di quelle pucciniane de La Bohème, Tosca, Turandot. Titoli ai quali si aggiungono il Don Giovanni di Mozart, la Carmen di Bizet, e i melodrammi tardo-ottocenteschi Cavalleria Rusticana e Pagliacci portati sulla ribalta dei maggiori teatri internazionali.

CINEMA

1967-1968
La notorietà di Zeffirelli regista cinematografico è legata alle trasposizioni in Technicolor di Shakespeare con cui, da subito, si è messo alla prova dietro alla cinepresa. La Bisbetica domata, interpretata da Richard Burton ed Elizabeth Taylor, Romeo e Giulietta con i giovani Leonard Whiting e Olivia Hussey.

1972-1977
Successi seguiti da Fratello Sole, Sorella Luna con Graham Faulkner nei panni di San Francesco e di Alec Guinness in quelli di Papa Innocenzo III, e dall’impresa, andata in mondovisione con un record di ascolti, del Gesù di Nazareth con cui hanno inizio le sale del Museo dedicate al Cinema e alla Televisione.

1982-1990
Film opera Cavalleria Rusticana e Pagliacci, La traviata, Otello, fino agli anni in Sud America de Il giovane Toscanini
e Amleto con Mel Gibson e Glenn Close protagonisti.

1993-2002
Tratti dai romanzi di Giovanni Verga e Charlotte Brontë sono i film Storia di una capinera e Jane Eyre. La sezione si conclude con Un Tè con Mussolini fino all’omaggio al grande soprano “Callas Forever”.

Per ulteriori informazioni: www.fondazionefrancozeffirelli.com