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giovedì 18 aprile 2024

Programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze

14-03-2019
Ecco la programmazione del cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10), questa settimana saranno proiettati i seguenti film:

"BOY ERASED - Vite Cancellate" di Joel Edgerton
Benvenuti nel mondo delle terapie di “conversione”, tuttora operative in numerose località statunitensi, centri portati alla ribalta dal memoir di Garrard Conley, da cui il film è tratto. Joel Edgerton, che nel film ritaglia per sé il ruolo più carismatico e terrorizzante, firma la sua seconda regia con questo film di denuncia. “Il pregiudizio, sia che tu lo eserciti o che ne sia la vittima, danneggia sempre tutti”. "Boy Erased" ha il grande merito di farci entrare in questa sorta di “cura Ludovico” aberrante e antistorica, di mostrarne il lato più ipocrita e subdolo (“non si parla della terapia al di fuori della terapia”), di portare in superficie -ancora, qualora ce ne fosse bisogno- l’ignoranza delle persone nel pensare di poter “modificare” un essere umano partendo dal presupposto che si tratti di un “modo” di essere, di un atteggiamento, di una “scelta”, e ci ricorda che molto spesso questa convinzione nasce prima di tutto all’interno delle stesse mura domestiche. Il percorso "riabilitativo" di Jared si rivela un viaggio nella follia di una certa compagine religiosa oscurantista, che lastrica il sentiero per la presunta verità di segreti e bugie, umiliazioni e retaggi di un'epoca pre illuministica e anti scientifica. Edgerton confeziona un film importante, elastico nell’andamento (scopriamo la storia del protagonista che precede il “rehab” attraverso vari salti temporali), fortunatamente mai esasperato. Ecco, "Boy Erased" è film manifesto di un percorso doloroso e al tempo stesso capace di portare alla consapevolezza, all’autodeterminazione. Ed è un percorso che il film sottolinea in maniera “perfetta”: al personaggio magistralmente interpretato da Lucas Hedges, infatti, viene chiesto esplicitamente di diventare "l'uomo che non è", di fingere finché la finzione non lo condizionerà al punto da diventare "naturale"...

"GREEN BOOK" di Peter Farrelly
Proprio là dove sembra impossibile, nell’America retrograda dei primi anni '60 tra misoginia, omofobia e odio razziale, nasce un rapporto di amicizia, lealtà e rispetto reciproco che va al di là del colore della pelle, delle tendenze sessuali e delle differenze culturali. Ispirato a una storia vera, "Green book" è un film on the road che concilia gli opposti. Tony Lip (Viggo Mortensen) è un buttafuori italoamericano del Bronx dagli atteggiamenti mafiosi che si guadagna da vivere grazie alla sua innata capacità di raccontare balle. Riceve un’offerta di lavoro che mai avrebbe pensato di accettare: essere l’autista di un nero per una tournée nel profondo Sud. Don Shirley (Mahershala Ali) è un tormentato pianista di musica classica imprigionato in un cono d’ombra: la sua educazione è quella di un bianco aristocratico e nulla lo accomuna, al di là del colore della pelle, alla condizione degli afroamericani, confinati nell’ignoranza e nella povertà. Il rifiuto di un’etichetta, il suo essere né bianco né nero, e al contempo il bisogno di appartenere a una comunità che lo rappresenti come individuo, rivestono un ruolo fondamentale nella scelta di affrontare il viaggio. Sulla consapevolezza dei rischi e delle situazioni spiacevoli con cui si dovrà confrontare, prevale il desiderio di cambiare la mentalità delle persone. Ma è davvero necessario far parte di qualcosa per essere accettati? Sarà proprio Tony ad aiutarlo in tutto questo suo faticoso cammino: con la sua innata allegria e attraverso la condivisione del cibo, della convivialità, aspetto -questo- che nel film mette in una gran bella luce la cultura italiana del calore umao e della generosità. Peter Farrelly arriva dritto al punto con ironia sagace, grazie alla chimica travolgente che si crea tra Ali e Mortensen. Quest’ultimo ancora una volta dà prova di grande versatilità. "Green book" è una storia del passato ancora molto attuale" -ha detto Viggo Mortensen- non dice al pubblico cosa pensare, non è un’imposizione, ma un invito a riflettere sulla banalità dei pregiudizi e delle prime impressioni".

"FREDDIE MERCURY: THE GREAT PRETENDER" di Rhys Thomas
Eccentrico, carismatico, contorto, affascinante: sono solo alcune delle tante sfumature del "grande commediante". Con il uno stile unico, inimitabile, Freddie Mercury ha segnato in modo indelebile la storia della musica rock mondiale. Per capire chi era veramente questo "grande commediante" una volta spenti i riflettori, si focalizza l'attenzione sulla persona di Freddie Mercury e sui progetti da solista al di fuori del gruppo. Grazie all'ausilio di uno straordinario repertorio composto da interviste ad amici e colleghi, dietro le quinte dei concerti, video privati e raro materiale inedito, emerge il ritratto di un uomo molto diverso dal personaggio pubblico esuberante e appariscente che noi tutti conosciamo: un uomo generoso, riflessivo, con un enorme senso dell'umorismo ed una genuina passione per la musica. Creato dal team dell’acclamatissimo documentario della BBC "Queen: Days of Our Lives", "The Great Pretender" segue la stessa linea documentaristica e raccoglie chicche inedite assieme a rarissimi filmati per la prima volta in Hd. È diretto e prodotto da Rhys Thomas, da tutta la vita appassionato ed esperto conoscitore dei Queen, che con la collaborazione di Brian May, Roger Taylor, Jim Beach (il manager) ha scandagliato l’archivio privato dei Queen, recuperando filmati risalenti al 1976, rare interviste con Freddie, concerti, scatti e materiale sui progetti solisti del cantante. Tra i momenti rari del documentario l’esibizione al Royal Ballet di Londra in cui Freddie Mercury canta una straordinaria versione di "Bohemian Rhapsody", la canzone del XX secolo più ascoltata in streaming di oggi, che chiude cantando a testa in giù. O ancora una prova in cui Mercury e Montserrat Caballé duettano facendo vocalizzi mentre preparano le registrazioni del loro singolo.

Festival del Cine Espanol:"EL AUTOR" di Manuel Martìn-Cuenca
Un uomo ossessionato dall'idea di scrivere "alta letteratura" inizia a causare conflitti attorno a se stesso per scrivere di essi e riuscire nel suo intento. Le cose si complicano quando sua moglie diventa famosa con romanzo rosa...

Festival del Cine Espanol:"MURILLO, EL ULTIMO VIAJE" di Manuel Martìn-Cuenca
Attraverso il viaggio verso il Louvre di una delle sue opere più celebri, "Il bambino mendicante", scopriamo il passato, il presente e l'immenso talento di Murillo come artista e il potere suggestivo di Siviglia.


Ecco il dettaglio degli orari:
"BOY ERASED - Vite Cancellate" di Joel Edgerton
Giovedì 14/03 Ore 15:20 - 17:25 - 19:30 - 21:35
Venerdì 15/03 Ore 15:20 - 17:25 - 19:30 - 21:35
Sabato 16/03 Ore 15:20 - 17:25 - 19:30 - 21:35
Domenica 17/03 Ore 15:20 - 17:25 -19:30 - 21:35
Mercoledì 20/03 Ore 15:20 - 17:25 - 19:30 - 21:35

"GREEN BOOK" di Peter Farrelly
>>PREMIO OSCAR COME MIGLIOR FILM!!!
Lunedì 18/03 Ore 15:30
In Inglese con sottotitoli in Italiano

"FREDDIE MERCURY: THE GREAT PRETENDER" di Rhys Thomas
Lunedì 18/03 Ore 17:45 - 19:30 - 21:15 Ingresso € 5,00
In Inglese con sottotitoli in Italiano

Festival del Cine Espanol:"EL AUTOR" di Manuel Martìn-Cuenca
Martedì 19/03 Ore 16:30 - 21:30 Ingresso €6,50
In Spagnolo con sottotitoli in Italiano

Festival del Cine Espanol:"MURILLO, EL ULTIMO VIAJE" di Manuel Martìn-Cuenca
Martedì 19/03 Ore 18:30 - 20:00 Ingresso € 6,50
In Spagnolo con sottotitoli in Italiano

Per ulteriori informazioni: www.cinemaspaziouno.it