Città di Firenze
Home > Webzine > Nuova programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze
venerdì 19 aprile 2024

Nuova programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze

24-12-2019
Ecco la programmazione del Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10) che da martedì 24 dicembre 2019 a giovedì 2 gennaio 2020 proietta i seguenti film:

"Dio è donna e si chiama Petrunya" di Teona Strugar Mitevska. Petrunya ha 32 anni, è single, disoccupata e costretta a vivere con i genitori. Dopo l'ennesimo colloquio di lavoro andato male incappa nel bel mezzo di una cerimonia religiosa dove possono partecipare solo uomini. Petrunya, incurante delle conseguenze, sfida questa credenza maschilista e si tuffa nel fiume vincendo la gara. Tutti sono sconvolti: mai una donna aveva preso parte al rituale. Il film drammatico in italiano, dura 100 minuti. Cast: Zorica Nusheva, Labina Mitevska, Stefan Vujisic

È passato con successo alla Berlinale 2019 e al Torino Film Festival il film di Teona Mitevska, autrice di cui sentiremo senz'altro molto parlare nei prossimi anni. "Dio è donna e si chiama Petrunya" è il suo quinto lungometraggio: è il suo lavoro migliore e più coeso, il dramma di una donna sovrappeso che si scontra con il maschilismo ancora molto diffuso in Macedona. Prima il colloquio con il proprietario di una fabbrica tessile che non la considera adatta e la offende in più modi, poi l'episodio al centro della vicenda con le sue conseguenze. La regista, insieme alla sceneggiatrice Elma Tataragic, sferra un duro e dichiarato attacco al maschilismo della società, alle abitudini più che alle usanze. Le autrici usano molta ironia, ma evitano di cadere nello stereotipo del grottesco e del tragicomico balcanico, riuscendo a restituire un mondo che sembra fermo e ripiegato su se stesso. Un film con una trama serrata, che non dà tregua, che approfondisce le ragioni del conflitto religioso e della crisi economica macedone. Niente di retorico, tutto sembra ripreso dal vero, non recitato ma drammaticamente vissuto. Il finale è commovente e rompe il ritmo incalzante, perché la tradizione dice che chi vince la gara avrà fortuna...La storia è tratta da un evento realmente accaduto: il lancio della croce è un tradizione tipica dei paesi ortodossi che si svolge il 19 gennaio. In Macedonia nel 2014 è stata una donna a recuperare la croce per la prima volta: il suo gesto, come quello di Petrunya nel film, è stato considerato scandaloso dalla comunità dato che la tradizione religiosa esclude le donne dal partecipare alla cerimonia. Per una buona analisi della pellicola si può partire da una dichiarazione della regista: “In molti mi chiedono se è un film femminista, ma ogni film con un personaggio femminile fuori dagli schemi è un film femminista”. Petrunya è una donna fuori dagli standard imposti dalla sua società, ma se inizialmente appare turbata da tale condizione, il “viaggio” che affronta la porta a cambiare profondamente la consapevolezza che ha di se stessa. "Dio è donna e si chiama Petrunya" non è una ricerca d’aiuto: è un grido di guerra, feroce ed estenuato, che vuole dire basta alla misoginia, all’ignoranza e al fanatismo religioso.

Programma
Martedì 24, Mercoledì 25, Giovedì 26 dicembre 2019

Ore 16.00 - 17.45 - 19.35 - 21.30
Venerdì 27, domenica 29, lunedì 30 dicembre 2019 e Giovedì 02 gennaio 2020  
Ore 17.45 - 19.30
Sabato 28 dicembre 2019 e mercoledì 01 gennaio 2020
Ore 17.45 - 21.20
Martedì 31 dicembre 2019
Ore 17.45 - 19.40

"Il mistero di Henri Pick" di Rémi Bezancon è la misteriosa storia di un romanzo e del suo autore: un editore lo scova in una biblioteca che raccoglie opere rifiutate e ne rimane entusiasta al punto di definirlo un capolavoro. Lo scrittore è un certo Henri Pick, noto a tutti solo come pizzaiolo e morto qualche anno prima. La vedova, intervistata, rivela che suo marito non ha mai letto un libro e di non averlo mai visto scrivere nulla. La commedia francese sottotitolata in italiano, dura 100 minuti. Cast: Fabrice Luchini, Camille Cottin, Alice Isaaz, Basien Bouillon.

Quanto un libro può sconvolgere la vita delle persone? Quanto, l'inchiostro intriso sulla carta, può penetrare anche nell'emotività e nella quotidianità? Può forse succedere di decidere di divorziare, di lasciare il lavoro, di cambiare vita, dopo aver letto un libro? "Le ultime ore di una storia d'amore di Henry Pick", il romanzo, vero protagonista di "Chi l'ha scritto? Il mistero di Henry Pick", di Remi Bezançon, presentato in anteprima al Biografilm Festival di Bologna, ha proprio questo potere: dal suo ritrovamento nella biblioteca dei "Libri rifiutati" (dagli editori), pubblicato da Daphne, una giovane e ambiziosa editor per la casa editrice in cui lavora, sconvolge completamente le vite di coloro che lo leggono. "Il mistero Henri Pick" appartiene ad un sottogenere curioso, ovvero l'indagine letteraria, che comprende molti titoli, alcuni eccellenti come "L'uomo nell'ombra" di Polanski. La sceneggiatura, scritta a quattro mani dal regista Rémi Bezancon e da Vanessa Portal, che adattano per il grande schermo il romanzo "Il mistero Henri Pick" di David Foenkinos, è un po' troppo intenta a far quadrare ogni dettaglio, ma la mano registica di Bezancon, autore di molte commedie lievi del cinema francese più recente, si mantiene coerentemente leggera, e lascia che siano le caratterizzazioni dei protagonisti e i panorami pittoreschi della Bretagna a farla da padroni. Fabrice Luchini è perfetto nel ruolo del critico letterario disincantato ma non rassegnato al cinismo, e in fondo desideroso di ritrovare quel contatto umano e quella dimensione rurale che la Bretagna offre a piene mani, e Camille Cottin, volto nuovo della commedia francese, è azzeccata nella parte della figlia del piazzaiolo diventato una celebrità locale: del resto la coppia Luchini-Cottin aveva già mostrato una chimica tutta particolare nella serie "Chiama il tuo agente".

Programma
Venerdì 27, Domenica 29, Lunedì 30 dicembre 2019
e Giovedì 02 gennaio 2020 
Ore 16.00 - 21.20
Sabato 28 dicembre 2019 e Mercoledì 01 gennaio 2020
Ore 16.00 - 19.35
Martedì 31 dicembre 2019
Ore 16.00

Per ulteriori informazioni: www.cinemaspaziouno.it

VSC