Città di Firenze
Home > Webzine > Nuova programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze
sabato 20 aprile 2024

Nuova programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze

23-01-2020
Ecco la programmazione del Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10) che da giovedì 23 a mercoledì 29 gennaio 2020 proietterà i seguenti film:

"JUST CHARLIE - Diventa chi sei" di Rebekah Fortune
La persona che vogliamo essere è dentro ognuno di noi...Intrappolato nel corpo di un fanciullo, Charlie è combattuto tra il desiderio di compiacere le ambizioni che il padre ripone in lui e il bisogno di affermare la propria identità. La scelta che lo attende rischia di mandare in pezzi la sua famiglia e mettere a repentaglio i suoi affetti più cari...Il film diretto da Rebekah Fortune, vincitore del Premio del pubblico a Edimburgo, segna il debutto di Harry Gilby che offre un’interpretazione indimenticabile degna di una stella di Hollywood. "Just Charlie" è il primo e il più importante film sull’accettazione. La regia bilancia magistralmente il modo in cui Charlie gestisce la sua disforia di genere e il modo in cui le persone intorno a lui reagiscono, l’interiorità e l’esteriorità, l’individuo e la comunità. I due aspetti sono intrecciati e inseparabili. Un Harry Gilby dagli occhi lucidi è il protagonista indiscusso di una scena strappalacrime in cui Charlie cerca di spiegare alla madre e allo psicologo che lui/lei è invisibile per gli altri. Il suo dolore non può che aumentare per il fatto che suo padre si sente tradito e ingannato, così come sua nonna e i suoi compagni di squadra. Charlie non è più il loro ragazzo, e non vogliono accettarlo. Il miglior consiglio gli giunge dall’allenatore che, consapevole del segreto a lungo taciuto, gli ricorda che “nella vita, ci sono cose più importanti del football”; una frase che, nella sua semplicità, diventerà quasi un’affermazione rivoluzionaria. Un film tenero, commovente, inclusivo e accessibile a un pubblico molto ampio; un film che celebra la forza e il valore dell’unione famigliare contro discriminazione e forme di bullismo. Tra "Billy Elliot" e "Sognando Beckham" con il realismo e la spontaneità tipiche della commedia sociale inglese di un Ken Loach. Finalmente un film che affronta pienamente il tema, con delicatezza e realtà: meriterebbe davvero di essere visto da tutti, e sarebbe anche veramente assai necessario.

Giovedì 23/01 Ore 17:30 - 21:15
Venerdì 24/01 Ore 15:45 - 21:30
Sabato 25/01 Ore 19:20 (Segue incontro con Ass.ne AGEDO sul tema della disforia di genere negli adolescenti)
Domenica 26/01 Ore 15:45 - 19:40
Lunedì 27/01 Ore 19:30 € 4,00
Martedì 28/01 Ore 21:15
Mercoledì 29/01 Ore 15:30

"SORRY WE MISSED YOU" di Ken Loach
In Inglese con sottotitoli in Italiano
Viscerale, autentico e senza scampo, "Sorry we missed you" è il condensato perfetto del Ken Loach di questo tardo periodo. A 83 anni, il regista continua a cesellare ritratti di emergenza sociale nella working class britannica ed europea, facendo seguito a "Io, Daniel Blake" del 2016 con lo spaccato di una famiglia del nord dell’Inghilterra alle prese con la morsa letale della gig economy. Da sempre parte integrante di un rigoroso metodo artistico, il lavoro di Loach con attori non professionisti è rinomato e legato a doppio filo ai criteri di verosimiglianza richiesti dai suoi film. Ad ancorare il suo ultimo lavoro è un intero nucleo domestico di volti non soltanto nuovi, ma legati al particolare contesto socio-economico del luogo. Né Verga né Dickens saprebbero raccontare la bolla del " lavoro fluido", del precariato travestito da lavoro autonomo 3.0 meglio dello spietato Ken Loach di oggi. Ken ci presenta la realtà vera della Gig economy, quella dell' e-commerce che tutti ci attrae nel suo magico giro misterico. Belli gli acquisti on line, bello il fattorino che ci recapita l'agognato pacchetto...meno bello il sistema implacabile che strangola lentamente i "padroncini" che coi loro furgoni si incaricano delle consegne temporizzate. Sulla fine dei titoli di coda si leggono queste parole: "Grazie a tutti quei trasportatori che ci hanno fornito informazioni sul loro lavoro ma non hanno voluto che i loro nomi comparissero". In questa breve frase è sintetizzata la modalità di lavoro di Ken Loach (e del suo sceneggiatore Paul Laverty): costruire una storia solida sul piano cinematografico senza mai dimenticare la realtà. Quella ritratta da Ken Loach è formata da persone che nel non voler comparire denunciano implicitamente la condizione di precarietà in cui operano. Ci sarà probabilmente chi affermerà che siamo di fronte all'ennesimo comizio di un regista che non ha mai nascosto da quale parte batte il suo cuore. Bene, se questo è un comizio lo erano anche, sul piano letterario, "I miserabili" di Victor Hugo o l'"Oliver Twist" di Charles Dickens...Loach dirige film, ma lo fa con la stessa passione e anche, perché no, con la stessa forma di indignazione. Non si tratta mai con lui di pauperismo, di commiserazione e tantomeno di populismo. A un certo punto del film c'è una reazione verbale da parte di uno dei protagonisti che, se non fosse che al cinema ci si comporta diversamente che a teatro, spingerebbe all'applauso. In quel momento ti accorgi di come Loach abbia saputo leggere non solo nella psicologia dei personaggi ma pure in quella dello spettatore.

Giovedì 23/01 Ore 15:40 - 19:20
Venerdì 24/01 Ore 17:30
Sabato 25/01 Ore 15:30 - 21:30
Lunedì 27/01 Ore 16:00 € 4,00
Martedì 28/01 Ore 17:40

"LA DEA FORTUNA" di Ferzan Ozpetek
Un nuovo film di Ferzan Ozpetek è sempre un momento di gioia: a due anni dal suggestivo "Napoli Velata" arriva "La dea Fortuna", con cui il regista torna ad affrontare i misteriosi tormenti del cuore e dell'animo umano regalandoci un nuovo dolce-amaro capitolo del suo personalissimo racconto. "La dea Fortuna" è un segreto, un trucco magico...Come fai a tenere per sempre con te qualcuno a cui vuoi molto bene? Devi guardarlo fisso, prendi la sua immagine, chiudi di scatto gli occhi, li tieni ben chiusi. E lui ti scende fino al cuore e da quel momento quella persona sarà per sempre con te. Crepuscolare, decadente e ironico...ma anche colorato, palpitante di personaggi problematici e sbandati e inondato da una colonna sonora che lo abita dal primo all'ultimo minuto: Mina, Fossati e Diodato. Un film che fa dell'inclusività, del dolore e della malattia il proprio cardine, riportando il regista italo-turco alle calde atmosfere degli esordi, al cinema sospeso e multietnico de "Le fate ignoranti" o di "Saturno contro", dove ogni pezzo sta esattamente dove dovrebbe essere. L' alternanza di melò e commedia accompagnerà lo spettatore nel mondo caro a Ozpetek popolato da coppie in crisi, famiglie disfunzionali, terrazze romane, palazzi storici, e ci si commuoverà davanti alle inattese svolte della vita. La narrazione è equilibrata, i personaggi ben caratterizzati, gli attori in scena in stato di grazia: straordinariamente autentici e credibili in un ritratto dell'amore che invecchia e trascolora in qualcosa di diverso dalla passione. "La dea fortuna" parla di quanto sia difficile e meraviglioso innamorarsi di nuovo di chi hai vicino, e fa della demenza una virtù che ci aiuta a dimenticare i torti subiti e a guardare ogni giorno il nostro partner come se fosse la prima volta. Il merito di un film così accorato è di una sceneggiatura coraggiosa e piena di umanità, firmata da Ozpetek insieme a Silvia Ranfagni e Giovanni Romoli. Menzione speciale all'intero cast, che lavora per sottrazione e rigore restituendoci quella variegata comunità di personaggi più volte ritratta dal regista nelle sue storie. Sono figure vere e reali, da un dolente Stefano Accorsi nei panni dell'intellettuale fallito, a Edoardo Leo che affrancandosi dal territorio della commedia regala la giusta misura al ruolo dell'avvenente compagno, un macho dal cuore tenero. Il film è stato girato in gran parte a Roma ma anche in Sicilia e in particolare a Bagheria. Il titolo fa riferimento anche al Santuario della Fortuna Primigenia che si trova a Roma e dove il personaggio interpretato dalla Trinca lavora.

Venerdì 24/01 Ore 19:20
Sabato 25/01 Ore 17:15
Domenica 26/01 Ore 17:30 - 21:30
Mercoledì 29/01 Ore 17:20 - 21:15

"UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK" di Woody Allen
Lunedì 27/01 Ore 17:50 - 21:20 € 4,00
Martedì 28/01 Ore 16:00 - 19:30

"ESCHER - Viaggio nell'infinito" di Robin Lutz
Mercoledì 29/01 Ore 19:30

Per ulteriori informazioni: www.cinemaspaziouno.it