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giovedì 28 marzo 2024

Firenze: XXIII festival etnomusicale

20-06-2005

Veloso, Gil, Touré, Buena vista S.C. e tanti altri. A sorpresa però il ministero ritira i fondi per la manifestazione. "E' un prodotto di nicchia, noi dobbiamo investire su prodotti di larga diffusione". Chissà se pensava al cinema italiano di qualità, quello che compare in poche sale e per poco tempo. Chissà a cosa pensava il rappresentante del ministero per i Beni culturali, che alla presentazione del XXIII festival etnomusicale ha annunciato il ritiro dei fondi ministeriali alla manifestazione. Pessima figura nello stile oltre che nel contenuto: il ministero resta nella brochure degli enti promotori (dunque paganti) poiché il colpo di scena è avvenuto stamani di fronte alla stampa.
"MusicaNera, tra resistenza e diaspora" è il tema della rassegna di quest'anno, un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica mondiale e del cinema documentario. Una sei giorni di rassegna, dal 18 al 23 giugno, che ci porterà dal Brasile all'Africa, passando per Cuba e gli States. Le proiezioni si terranno all'auditorium FLOG, in via Mercati a Firenze, e proprio Andrea Bellucci, il presidente della storica fondazione ha commentato a caldo le parole del rappresentante del ministero per i Beni culturali. "Due anni fa, quando hanno dimezzato il finanziamento, ci hanno detto che il festival era troppo etnico, che ci voleva qualcosa di più italiano... da una rassegna etnomusicale è un po' difficile attendersi qualcosa che non sia etnico. Quest'anno è stata giudicata di nicchia; ma per i prodotti di nicchia vengono investite risorse, dunque?". Non sappiamo dove finiranno i fondi originariamente destinati al festival; di cinema italiano di qualità se ne vede poco, e non certo grazie ai fondi pubblici.

di Matteo Gerlini