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venerdì 29 marzo 2024

Auditorium Stensen: sei pellicole sul cinema contemporaneo sardo

25-01-2006

E' una Sardegna che si guarda allo specchio, che esce fuori, che si confronta con i suoi ieri e con i suoi domani attraverso gli occhi di chi l'ha incontrata. E' una Sardegna dagli aspetti umani e sociali, culturali e politici. Una Sardegna passionale e cruda, triste e coraggiosa. E' la Sardegna che l'Istituto Stensen e l'Acsit tentano di raccontare attraverso la rassegna cinematografica "L'isola che c'è: Sardegna per immagini". Un viaggio di cinque mesi tra cinema e realtà di un'isola che troppe volte viene dimenticata: i primi quattro giorni della rassegna sono dedicati al regista Gianfranco Cabiddu. Al via domani, giovedì 26 gennaio, alle 21, all'Auditorium Stensen, con la proiezione di "Il figlio di Bakunin", la biografia immaginaria, ambientata nella Sardegna degli anni '20-'50, di Tullio Saba. Difensore del popolo, antifascista, sindacalista oppure un opportunista e un mascalzone? Tra storia e mito, le vicende di un uomo leggendario e della sua terra negli anni cruciali della storia d'Italia. Per immedesimarsi ancora di più nel mondo delle tradizioni sarde sarà offerta una degustazione di prodotti tipici isolani. Nel fine settimana l'appuntamento è con "Passaggi di tempo: il viaggio di Sonos e memoria" un viaggio a ritroso nel tempo per ritrovare la tradizione musicale sarda, nelle radici cha hanno portato allo sviluppo del jazz e della musica colta grazie al contributo del grande musicista Paolo Fresu. Il film sarà proiettato venerdì 27 alle 21 e sabato e domenica in doppio orario (21 e 22.40). La rassegna proseguirà fino all'11 maggio per altri cinque giovedì. Il 16 febbraio verrà proiettato "Arcipelaghi" di Giovanni Columbu, una riflessione sulla giustizia in un mondo arcaico e vendicativo, in una Sardegna rurale ma non folcloristica, in cui il tempo sembra essersi fermato. Il 9 marzo sarà la volta di "Piccola Pesca" di Enrico Pitzianti, un film-documentario d'impengo civile e militante che spalanca le porte di un armadio pieno di scheletri: le difficoltà e le fatiche dei pescatori sardi di fronte all'invadenza delle basi militari statunitensi (il poligono militare di capo Teulada), alle quali dagli anni '50 vengono concessi ettari ed ettari di costa. Il 30 marzo andrà in scena "Un delitto impossibile", un giallo all'italiana firmato Antonello Grimaldi che prende il via da un avvelenamento nella procura di Sassari. Un noir che apre squarci vividi sul malcostume e la corruzione, nonché sugli intrecci pericolosi di invidie e interessi tra magistrati. Il 20 aprile verrà proiettato "Ballo a tre passi" di Salvatore Mereu, quattro episodi ambientati in Sardegna, quattro stagioni dell'anno, quattro momenti della vita. Un ballo originale dentro e fuori la Sardegna premiato alla Mostra di Venezia nel 2003. L'11 maggio chiuderà il sipario "La destinazione" di Piero Sanna che racconta la storia di un giovane romagnolo che decide di arruolarsi nell'Arma dei Carabinieri e che viene assegnato ad una caserma in un piccolo paese della Barbagia.

di Antonio Pirozzi