Sessanta secondi. Non si può proprio sgarrare. Tutto in un minuto: emozioni, risate, dolori, drammi, denuncie sociali. Un giro di orologio. Lancette che s'inseguono tra storie e trame. Né un secondo di più né uno di meno. In premio mille euro e la consacrazione a "film maker". Nato come un’esperienza sperimentale la rassegna di cortometraggi pratese "Video Minuto" raggiunge quest'anno, 7, 8 e 9 settembre al Centro Pecci, la quattordicesima edizione. Trecento le opere tra il concorso e le ospitalità, provenienti da ben trentadue paesi del globo. A farla da padrone ovviamente l'Italia che supera i maestri del genere: Stati Uniti, Canada, Germania ed Austria che da decenni percorrono la via. A seguire nazioni disparate, dal Cile all'Argentina, Bulgaria e Portogallo, Giappone ed Israele, Messico. E nuvole. In giuria per l'dizione 2006, la direzione artistica è sempre di Andrea Mi, nomi illustri e conosciuti al grande pubblico. I palermitani Ciprì e Maresco, gli inventori di "Cinico Tv" premiati ed odiati a tutte le latitudini con la loro sferzante ironia in bianco e nero caustica e tragica, Libero Di Rienzo, David di Donatello per "Santa Maradona", che di recente ha fatto il salto del fosso da attore a regista con l'applaudito "Sangue". Sette sono inoltre le collaborazioni con i festival internazionali di cortometraggi: Canada, U.s.a., Svizzera, Cile. "Quando è nato Video Minuto era un'esperienza isolata – commenta l'assessore alla cultura della Provincia di Prato, Paola Giugni – adesso proliferano festival simili. Siamo soddisfatti per essere stati un apripista importante". A presentare il prezzemolo Paolo Ruffini, vee jay per Mtv, attore di supporto alla coppia Boldi- De Sica in "Natale a Miami" e incursore con il suo "Nido del cuculo" con doppiaggi in livornese in stile Pangallo. "Il valore dei corti è aumentato – conferma il direttore Mi – adesso è diventata una vera e propria arte, non è più un video di serie B, non è più il cugino povero del lungometraggio". Info: www.videominuto.it; 055.7399981, giovedì 7 e venerdì 8 ingresso gratuito, sabato 10 euro.
di Tommaso Chimenti
