Dall'8 al 14 dicembre torna a Firenze la sesta edizione del Florence Indian Film Festival. Tra i film in concorso, l'ironica gangster story 'Dubai Return' di Aditya Bhattacharya, 'Infinite Justice', una coproduzione UK-Pakistan del regista indipendente pakistano di origini francesi Jamil Dehlavi, in cui un giornalista ebreo americano, catturato da fondamentalisti islamici a Karachi, viene in seguito usato come merce di scambio con i prigionieri di Guantanamo Bay, il letterario 'Herbert' di Suman Mukhopadhyay, in cui la vita del protagonista si scontra con il dolore, i primi amori, la lotta con il comunismo e gli interessi per lo spiritismo. Sarà presentato anche 'Maine Gandhi Ko Nahin Mara (I did not kill Gandhi)' dell'assamese Jahnu Barua, acclamatissimo nei festival in India, che connette insieme due eventi disparati: la storia contemporanea di una famiglia della media borghesia indiana alle prese con il capofamiglia Uttam Chaudhary, professore di hindi in pensione ora sofferente di una forma di demenza precoce, e l'assassinio del padre della nazione, Mohandas Karamchand Gandhi. E ancora: la dark comedy 'Being Cyrus' di Homi Adajania, e il giorno di ordinaria follia 'Dombivli Fast' di Nishikant Kamat. I corti e i documentari spaziano tra temi e storie diverse. Numerosi i registi dei lungometraggi e dei documentari che saranno presenti al festival. La retrospettiva è dedicata a Mira Nair, con la proiezione dello struggente ma bellissimo 'Salaam Bombay!' (1988) e il Leone d'Oro a Venezia 'Monsoon Wedding' (2001). L'ultimo giorno del festival verrà proiettato 'Notturno Indiano' (1989) di Alain Corneau, adattato da un romanzo breve (1984) di Antonio Tabucchi.

di Antonio Pirozzi


Per informazioni:
River to River. Florence Indian Film Festival
Piazza Santo Spirito, 1 50125
Firenze
tel. 055 286929
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