Tre donne differenti per cultura, ambizioni e carattere, ma capaci di entrare in comunione, chiuse in un microcosmo di ferro con quattro ruote, un mezzo per sfuggire al passato e per correre incontro all'avvenire. Sono le loro storia a formare il nucleo di "
Free Zone", la pellicola di
Amos Gitai che l’Istituto Stensen propone
venerdì 6 aprile alle 21 nell’ambito della rassegna Cinema.doc: un
film on the road tra Israele, Palestina e Siria, tre terre martoriate i cui abitanti sono diventati incapaci di dialogare a causa delle enormi barriere ideologiche e psicologiche contro le quali si infrangono i desideri di pace e normalità.