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giovedì 25 aprile 2024

Lo stato delle cose

11-08-2008
"Lo stato delle cose". Riflessione intellettualmente decadente sul cinema, sulla finzione e sul ruolo dell’artista: scottato dalla grande esperienza hollywoodiana (Hammett, le cui riprese iniziarono prima e finirono dopo questo film), Wenders ripiega su sé stesso, si affida a un budget ridotto e a una piccolissima troupe (quella del Raoul Ruiz di The Territory), affidando parti ad amici, conoscenti, numi tutelari del cinema americano tanto amato (Fuller e Corman su tutti). Non c’è una traccia narrativa forte nelle peripezie di questo Fritz Munro, regista in crisi di idee e soldi che, per riacciuffare almeno i secondi, tenta di risalire al produttore scappato in America e finisce invischiato persino in affari di mafia. C’è, invece, tutto il Wenders più concettuale, e personalmente più ostico e meno intenso, quello che manda in visibilio critici e fan elitari di tutto il mondo. In proiezione il 12 agosto all'Anconella. Programma completo su www.cambiamusica.net