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sabato 20 aprile 2024

Festival dei Popoli domenica

15-11-2008
Terzo appuntamento con la 49° edizione del ‘Festival dei Popoli’ tra Cinema Odeon, Auditorium Stensen e Spazio Uno, domenica 16 novembre. Il Festival al Cinema Odeon parte con il Concorso Cortometraggi. Dalle ore 15.00 le proiezioni di Eden End (Spagna, 2008, 10’) di Enrique Rodríguez Fernández Baixeras, La favola del pennello (Svezia, 2008, 28’) di Andreas Kassel. A seguire i drammi dell’emigrazione africana in Distancias (Spagna, 2008, 28’) di Pilar Monsell e gli orrori dei bombardamenti a Beirut in Merely a Smell (Libano, 2007, 10’) del regista Maher Abi Samra. Alle 17.00 la proiezione di Sleep Furiously (Galles, 2008, 94’) di Gideon Koppel ci proietta nella campagna gallese. Mentre la gente è impegnata in occupazioni quotidiane, gare di cani pastori e competizioni casalinghe, un pulmino giallo porta libri in prestito da un villaggio all’altro. L’Italia entra in scena alle 19.00 con l’anteprima internazionale di Rumore bianco (Italia/Svizzera, 2008, 90’) di Alberto Fasulo. Il documentario, che gareggia per il Concorso Internazionale e approderà nelle sale cinematografiche dal 28 novembre,ha come protagonista il fiume Tagliamento. Sulla riva della spina dorsale del Friuli, regione che è stata snodo e crocevia nella storia d’Europa, incontriamo la vecchia contadina che cucina il pollo, i bonificatori di bombe sempre a caccia di ordigni bellici inesplosi, i giovani scienziati svizzeri, la pattuglia di militari, la squadra di operai e i tecnici della diga, il comitato della festa del fuoco e infine agli adolescenti impegnati in acrobatici giochi d’acqua, i cui corpi scottati dal sole, in un giorno d’estate, brillano di calore. In prima serata, alle 21.30, Unas fotos en la ciudad de Sylvia (Spagna, 2007, 67’) di José Luis Guerin. Il film è composto da una serie impressionante di foto commentate da una voce fuori campo che racconta le linee eterne dell’esperienza amorosa. Chiude la terza giornata al Cinema Odeon Les dormants (Belgio, 2008, 60’) di Pierre-Yves Vanderweerd: una donna sprofondata nel silenzio della vecchiaia, un bambino che nasce, cimiteri popolati di tombe, santuari frequentati da pellegrini, lettere d’amore perdute e spaventapasseri nel vento. Un tentativo di definire quel terreno indistinto che sta fra la vita e la morte, il sonno e la veglia, la coscienza e l’oblio. Per il resto del programma allo Spazio Uno e allo Stensen vi consigliamo di consultare il web all'indirizzo www.festivaldeipopoli.org