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giovedì 25 aprile 2024

Metropolis

02-12-2008
Non si ferma la frenetica attività cinematografica del Cinecittà. Il 3 dicembre a partire dalle ore 20,30 doppio impedibile appuntamento con la rassegna "Il cinema e la città del futuro". Si comincia con: Sin City (Id.) tratto dall’omonimo fumetto di Frank Miller, girato da Robert Rodriguez con la collaborazione di Quentin Tarantino e di Miller stesso ed interpretato da Jessica Alba, Rosario Dawson, Bruce Willis, Mickey Rourke, Benicio Del Toro. La città di Sin City è dilaniata da crimini efferati, vessata da una polizia corrotta e popolata da assassini, prostitute e killer seriali. Hartigan, un ex detective, Marve, un mostruoso assassino e Dwight, un sicario, decidono di farsi giustizia da soli in un mondo in cui non esistono più regole e la giustizia non ha spazio. Tra le strade della spietata Sin City – un tempo, Basin City – si consumano i delitti più efferati e gli scandali più eclatanti, mentre senza vergogna vengono commessi i peccati più crudeli che l’animo umano possa concepire.Tratto dall’omonimo fumetto di Frank Miller, che ha partecipato attivamente al progetto come regista e sceneggiatore, il film ne mantiene l’eleganza della scenografia e del bianco e nero e vanta una regia efficace grazie alla professionalità di Robert Rodriguez e ad alcuni shot di Quentin Tarantino. In seconda serata alle ore 22,45 la proiezione del supercult: Metropolis di Fritz Lang interpretato da Gustav Fröhlich, Brigitte Helm, Alfred Abel, Rudolf Klein-Rogge. Il film sarà presentato in versione integrale con intertitoli in inglese. In una metropoli del XXI secolo, mentre l’industriale John Fredersen vive insieme con il figlio Freder tra gli agi ed il lusso, il proletariato lavora incessantemente e in condizioni disumane nelle fabbriche del sottosuolo. Un giorno, Freder incontra per caso Maria - una giovane che predica tra gli operai la calma e la rassegnazione confidando nella Provvidenza -, se ne innamora e messosi sulle sue tracce scopre i sotterranei ed il popolo dimenticato. L’industriale, avvertito del pericolo di una sommossa, incarica lo scienziato Rotwang di costruire un robot che somigli a Maria e che induca gli operai ad abbandonare qualsiasi progetto rivoluzionario. Lo scienziato rapisce, allora, Maria, mette a punto l’androide, ma poi se ne serve per fomentare la rivolta allo scopo di impadronirsi del potere. Nei disordini che seguono, le fabbriche si fermano, la città rischia il collasso e gli operai la morte: solo quando il robot viene distrutto può ritornare la pace.
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