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venerdì 19 aprile 2024

''Il Cinema Dada e surrealista'' al CineCittà cineclub

26-05-2010
Mercoledì 26 maggio al CineCittà cineclub di Firenze nuovo appuntamento con il ciclo "Brillanti Italiani (il bello della commedia all’italiana)". Si comincia alle ore 20,30 con la proiezione dell’irresistibile cult: "Johnny Stecchino" (Id.), del 1991, diretto ed interpretato da Roberto Benigni, con Nicoletta Braschi, Paolo Bonacelli, Ivano Marescotti. Dante, autista di uno scuolabus per bambini down, non sa di essere sosia di Johnny Stecchino, mafioso siculo pentito barricato in casa per paura di essere ucciso. Dante conosce Maria, la donna di Stecchino, s’innamora e, convinto di essere ricambiato, la segue in Sicilia dove rischia di essere eliminato. Il quarto film di Benigni regista è una commedia degli equivoci – scritta dallo stesso Benigni con Cerami soprattutto per far ridere – di una buffoneria irresistibile e una storia d’amore tenera e candida che non cade mai nel sentimentalismo. A seguire, imperdibile serata dedicata a "Il Cinema Dada e surrealista". A partire dalle ore 22,45 proiezione "In pellicola" di tutti i più significativi film dell’epoca (1921-29): "Anèmic Cinèma" (Id.) di Marcel Duchamp; "Le Ballet Mècanique" (Id.) di Fernand Léger; "Un Chien Andalou" (Id.) di Luis Buñuel, (scenegg. Luis Buñuel e Salvador Dalì); "Entr'Acte" (Id.) di René Clair; L'etoile de mer" (Id.) di Man Ray; "Fantasmi del mattino" (Vormittagsspuk) di Hans Richter; "Rhythmus 21" (Id.) di Hans Richter; "Le coquille et le clergyman" (Id.) di Germaine Dulac scenegg. Antonin Artaud; "Symphonie diagonale" (Id.) di Viking Eggeling; "Emak Bakia" (Id.) di Man Ray; "Themes et variations" (Id.) di Germaine Dulac. I surrealisti utilizzano il cinema come materiale per le loro costruzioni di sogno, usando i brandelli dei diversi film - una determinata sequenza, un episodio, un’ambientazione, un’attrice, un volto, una didascalia, ecc. - come frasi, brani, capitoli, d’un ininterrotto romanzo visivo, affascinante e personalissimo. Al di là della tecnica, dello stile, delle possibilità espressive ed artistiche del mezzo, il cinema è di fatto una “surrealtà”: la frequenza del cinema, la sua continua fruizione, automaticamente una esaltante esperienza surrealista. Per informazioni: www.cinecittacineclub.org