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venerdì 19 aprile 2024

Lotta di Liberazione, all’Odeon il film sui patrioti di Radio CoRa

07-06-2010
Lunedì 7 giugno, al cinema Odeon (inizio alle 10.30), verrà proiettato il film-documentario, realizzato dagli studenti dell’IIS "Leonardo da Vinci" per raccontare le vicende legate all’attività del gruppo di patrioti che a Firenze, dal gennaio 1944 al giugno dello stesso anno, diedero vita a "Radio CoRa". Radio Cora fu per oltre cinque mesi lo strumento di comunicazione con il quale il Partito d’Azione fiorentino, che fra il settembre e il novembre 1943 costituì un’articolata organizzazione con a capo Tristano Codignola, tenne i contatti con le forze alleate. Dopo le prime trasmissioni in uno stabile di piazza Indipendenza, la sede venne continuamente cambiata per evitare che venisse scoperta. Nonostante le precauzioni, il 7 giugno 1944 i nazifascisti irruppero nei locali segreti di Radio Cora, in piazza D' Azeglio, al numero 12, mentre era in corso la trasmissione. Fu una strage: durante l’irruzione morì il giovane studente di fisica Luigi Morandi e furono arrestati l’avvocato Enrico Bocci, Carlo Campolmi, Maria Luigia Guaita, Giuseppe Gusmano e Franco Girardini. In seguito vennero presi anche Gilda La Rocca, la segretaria dell’avvocato Bocci, e il capitano dell’aviazione Italo Piccagli. Bocci venne poi fucilato nei boschi di Cercina insieme a quattro paracadutisti e ad Anna Maria Enriques Agnoletti. Tutti gli altri, prima di essere inviati nei lager, furono torturati a Villa Triste, il palazzo di via Bolognese da cui si gettò Bruno Fanciullacci per non essere costretto dalla tortura a parlare. Gilda La Rocca e Maria Luigia Guaita evitarono i campi di concentramento perché riuscirono a fuggire prima dell’arrivo in Germania. Bocci, Piccagli e Morandi sono stati insigniti della medaglia d' oro. La professoressa del "Leonardo da Vinci" Alessandra Povia Valdimiro ha firmato il soggetto e la regia del lavoro che segue altre produzioni sul tema della memoria e della legalità "Radio CoRa - gruppo Bocci" ed offre una ricostruzione degli avvenimenti grazie alla consulenza del professor Ivano Tognarini, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e di altri studiosi. Oltre agli studenti del Da Vinci, hanno lavorato al film tre attori professionisti: Gianluigi Tosto (che interpreta l’avvocato Enrico Bocci), Amerigo Fontani (il capitano Italo Piccagli) e Stefania Stefanin (che interpreta Gilda La Rocca). Tra gli insegnati dell’istituto fiorentino che hanno lavorato a ‘Radio CoRa - gruppo Bocci’ c’è anche Attilio Valeri che vanta alcune collaborazioni con i registi Paolo e Vittorio Taviani. Il film propone anche una riflessione sulle ragioni politiche (adesione al Partito d’Azione, al giornale Non Mollare) psicologiche e morali (reazione all’uccisione dei Fratelli Rosselli) che hanno spinto uomini lontani da ogni spirito bellicoso a rischiare tutto fino a subire le più atroci torture. «Il sacrificio dei componenti di RadiCoRa – ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – non è stato inutile ma rimane un esempio importante per i giovani. In quei giorni del ’44 affondano le radici stesse della Repubblica. L’Italia democratica e repubblicana è nata proprio dal sacrificio di eroi come Luigi Morandi, Enrico Bocci, Carlo Campolmi, Maria Luigia Guaita, Giuseppe Gusmano e Franco Girardini e si è nutrita dei valori che animarono la lotta di liberazione. Da non sottovalutare che il film propone un percorso educativo attraverso le nuove tecnologie, molto apprezzate dai ragazzi: il video e la ricerca storica su internet». «RadioCoRa – ha detto Valdo Spini, capogruppo e presidente del circolo Fratelli Rosselli - è stata uno dei fatti più eroici della Resistenza fiorentina. Grazie alla sua attività furono fortemente danneggiate le truppe tedesche a la liberazione del nostro Paese fu accelerata. E’ bene che i giovani conoscano l’eroismo di queste donne e di questi uomini affinché comprendano fino in fondo il valore del sacrificio per la libertà dell’Italia compiuto dagli stessi italiani». «E’ importante sottolineare – hanno dichiarato Alessandra Povia e il dirigente scolastico Massimo Batoni - questo apporto in quanto l’Istituto, da sempre, si propone di mantenere vivi i valori di legalità, impegno e rigore civile e morale onorandosi di aver avuto tra i suoi studenti alcuni giovani martiri degli anni ‘44/’45, di cui fa fede una targa alla memoria posta sul muro dell‘istituto. Questo progetto ha consentito di realizzare la “mission” della scuola – hanno concluso - formare cittadini che siano capaci, conoscendo e praticando i propri diritti e doveri, di stare nella società, contribuendo in modo attivo. La conoscenza non scolastica, ma insieme consapevole e partecipata, della Carta Costituzionale e degli eventi storici che portarono alla sua promulgazione sono un punto indispensabile per attuare tale processo educativo». «Questo lavoro – ha rilevato Ugo Di Tullio, vicepresidente consigliere delegato FST Mediateca Toscana Commission – dimostra che la storia non dobbiamo riscriverla. Certo, il film ha anche una parte di fiction che non altera, però, il significato degli eventi di quei mesi del 1944».

(fonte: Ufficio Stampa del Comune di Firenze)