Martedì 22 marzo, giornata conclusiva di "Film Middle East Now", il Festival Internazionale che racconta il Medio Oriente contemporaneo. Alle 17 presso l'Auditorium Stensen verrà proiettato "My Name is Mohammed" di Mohammed Al-Daradji, storia di Mohammed, un bambino di 9 anni, rifugiato iracheno ad Amman, che lavora come lustrascarpe per sostenere la madre, vedova e malata, e per far studiare sua sorella minore Reem. A seguire "Port of Memory" di Kamal Aljafari. Protagonista è la famiglia Aljafari, che ha ricevuto l’ordine di abbandonare la propria casa ad Ajami, un tempo ricco quartiere di Jaffa. Una riflessione poetica, estetica e politica, ricamata sul dolore dell'esperienza soggettiva, sull’assurda condizione dei palestinesi in Israele. Alle 18.30, spazio a "Yanousak" di Elie Khalifeh e Alexandre Monnier, storia di Rudi, un giovane svizzero che decide di trasferirsi a Beirut per avviare una piccola impresa. Infine alle 21, l’atteso "Son of Babylon" di Mohammed Al-Daradji, ambientato in Iraq poche settimane dopo la caduta di Saddam Hussein. Ahmed è un ragazzino di 12 anni che segue a malincuore la nonna, ostinata a intraprendere un lungo viaggio alla ricerca del figlio scomparso durante la guerra. Una lunga odissea dal nord al sud del paese che farà diventare Ahmed un adulto. Candidato all'Oscar, vincitore del Grand Premio della Giuria a Sundance, e del Peace Film Award al festival di Berlino. Info: www.middleastnow.it