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venerdì 19 aprile 2024

Altre Visioni a CineCittà cineclub: Metropolis e ''M-Il Mostro di Dusseldorf''

21-12-2011
Mercoledì 21 dicembre c'è nuovo doppio appuntamento con Fritz Lang per Altre Visioni (Appuntamenti con il Cinema retrospettivo) a CineCittà cineclub Firenze, in via Pisana 576. Alle ore 21,00 proiezione del super cult del 1927: Metropolis (Id.) con Alfred Abel, Gustav Frohlich, Brigitte Helm, Rudolf Klein-Rogge, Fritz Rasp, Theodor Loos, Erwin Biswanger Heinrich George.
Il conflitto tra magia e tecnologia moderna ispirò a Fritz Lang uno dei più importanti film di ogni epoca. Antesignano del cinema di fantascienza, rappresenta uno dei capolavori del cinema espressionista.
Nel 2026 in una megalopoli a due livelli gli operai che lavorano come schiavi nei sotterranei sono incitati alla rivolta da un robot femmineo che riproduce le fattezze di una di loro, la mite e pia Maria. L’ha costruito uno scienziato al servizio dei padroni.
La rivolta provoca un’inondazione che colpisce i quartieri operai finché, sollecitato da Maria, Freder, figlio di Fredersen, fa da mediatore tra padroni e operai. È nato un nuovo patto sociale. Realizzato nel 1926 a costi così alti che rischiarono di far fallire la UFA, fu proiettato a Berlino il 10-1-1927. Ne esistono varie copie, ciascuna diversa dall’altra per durata e montaggio. Lo stesso Lang provvide nel ’27 a togliere mezz’ora dall’edizione originale. “Guardai le strade – le luci abbaglianti e gli edifici imponenti –e fu in quella occasione (a New York nel 1924, per la prima volta in America) che concepii Metropolis.”
Alle ore 22,45 una nuova proiezione dell’imperdibile cult: M-Il Mostro di Dusseldorf (M) con Peter Lorre, Otto Wernicke, Gustaf Gründgens, Ellen Widmann, Paul Kemp, Theo Lingen. Il film sarà presentato in versione integrale in italiano.
Terrorizzata da un maniaco che violenta e uccide bambine, l’intera città si mobilita alla ricerca del mostro, finché le forze dell’ordine si ritrovano a collaborare con la gente comune e la malavita: la caccia darà i suoi frutti ma l’epilogo sembra volgere in tragedia. Primo film sonoro di Lang, M è considerato a buon diritto uno dei suoi capolavori, sorretto da un’interpretazione magistrale di Peter Lorre nei panni di uno dei primi serial killer della storia del cinema. «Forte rivendicazione dell’inviolabilità della libertà umana, per quanto mostruoso ne possa essere il depositario, M è anche un magistrale esercizio di stile, un modello assoluto di regia considerata come un’equazione tra tutti gli elementi costitutivi del film. Il minimo particolare è pieno di significato, le inquadrature si intersecano, secondo un ordine infallibile, come le linee di forza di un campo magnetico» (Claude Beylie).
Info: www.cinecittacineclub.org