Da
giovedì 11 a martedì 16 giugno,
alle ore 17.00,
19.00 e
21.15, gli schermi del cinema
Spazio Uno, in via del Sole a Firenze, va in scena "
Einsenstein in Messico" di
Peter Greenaway. La pellicola con
Elmer Bäck,
Luis Alberti,
Maya Zapata,
Rasmus Slätis e
Jakob Öhrman ha come protagonista il grande regista russo
Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, celebrato regista di capolavori come
Sciopero,
La Corazzata Potemkin e
Ottobre; nel 1931 si recò in Messico per effettuare delle riprese per un nuovo film da ambientare nel grande Stato centroamericano. Al termine del suo viaggio, aveva girato circa 64.000 metri di pellicola per quello che resterà, insieme a
Il prato di Bezin, uno dei suoi capolavori incompiuti, che uscirà poi mutilato alcuni anni dopo con il titolo ¡Que Viva Mexico!. Dal punto di vista artistico un fallimento, il viaggio in Messico si rivelerà invece per Ėjzenštejn l'occasione per scoprire la parte più nascosta di se stesso e per far venir fuori la sua omosessualità repressa. Greenaway, mostra un’immagine del Maestro molto distante da quella che ci si aspetterebbe visionando i fotogrammi dei suoi film degli anni del dopo-Rivoluzione; sulla pellicola Einsenstein è un "bambino all’estero", come egli stesso si definisce, una creatura sfrenata e infantile ai limiti della puerilità, ma timida e paurosa come un implume nel momento culminante, vittima della totale vulnerabilità del suo corpo, ed emotivamente così fragile da suscitare nel finale la più dolorosa pena.
Per informazioni:
www.cinemaspaziouno.it M.V.