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sabato 20 aprile 2024

Festival dei Popoli: una serata di approfondimento sull'Isis tra gli eventi della sesta giornata

02-12-2015
Prosegue la ricca programmazione del 56° Festival dei Popoli, la rassegna internazionale del film documentario che fino al prossimo 4 dicembre presenterà pellicole, incontri e grandi ospiti per promuovere e diffondere la cultura del cinema di documentazione sociale.

Tra gli eventi speciali di mercoledì 2 dicembre, sesta giornata del festival, una serata di approfondimento dedicata al tema dell'Isis dalle 21.00 presso il Cinema Odeon, con le proiezione in prima italiana del documentario "The Black Flag" di Majed Neisi e del corto "The Sniper of Kobani" di Reber Dosky. Nel primo ci troviamo a Jorf al-Sakhar, 60 km a sud di Baghdad, e Seyyed Ahmad è a capo di un reggimento di volontari che hanno abbandonato lavoro e famiglia per combattere l’avanzata di Da’esh (Isis). È un esercito formato da civili e tutto - equipaggiamento, cibo, uniformi, armi - viene procurato grazie alle donazioni di privati cittadini. Il regista – ospite del festival - si unisce al gruppo filmandone i combattimenti, e il giorno della battaglia segue la pattuglia di sminatori che, sotto il tiro del nemico, deve aprire la strada verso l’avamposto da cui l’Isis sferra i suoi attacchi: un’azione eroica tra le tante, in un conflitto di cui è difficile delimitare i confini. Il cortometraggio, che anticiperà il film, è invece il ritratto del combattente curdo Haron, cecchino di professione, sullo sfondo delle rovine della città di Kobanê, in Siria. Qui, egli mostra il suo nascondiglio e riflette sul suo ruolo, i suoi sogni, e i suoi incubi in un ritratto unico della battaglia in corso.

Tra gli eventi speciali, da segnalare l’incontro aperto al pubblico “Luoghi poco comuni. Per un altro racconto delle migrazioni” allo Spazio Alfieri dalle ore 15.00, che si configurerà come uno spazio di discussione e ricerca per individuare nuovi modi di raccontare le migrazioni contemporanee. Introdurrà Vittorio Iervese (Università di Modena e Reggio Emilia), con la moderazione di Anna Triandafyllidou (European University Institute); interverranno Beatrice Ferrara (Università “L’Orientale”), Fabrizio Gatti (“L’Espresso”), Nicola Mai (Kingston University London) e Malik Nejmi (artista). In collaborazione con Global Governance Program/EUI, la tavola rotonda sarà anticipata da La Mer ne nous accroche pas (Francia, 2015, 55’) di Omar Ba e Malik Nejmi, un “film di confine e clandestino” che dal Marocco documenta la “traversata autogestita” del senegalese Omar per raggiungere l’Europa. Dopo l’incontro, la proiezione di Samira (Francia, 2014, 28’) di Nicola Mai, la storia di un immigrato dall’Algeria in Francia, che attraversa due volte le frontiere sessuali. Prima grazie agli ormoni femminili assunti per farsi crescere il seno, ottiene asilo politico in Francia in quanto transessuale, ma in seguito all’aggravarsi delle condizioni, del padre, vent’anni dopo, si fa rimuovere chirurgicamente i seni per tornare in Algeria come un “vero uomo” (ingresso libero a tutte le iniziative).

Al Cinema Odeon alle 16.00 le proiezioni saranno aperte da "La Familia Chechena" (Argentina, 2015, 60’) di Martín Solá, che conduce lo spettatore nella particolarità interiore di un’esperienza mistica, quella dei musulmani sufi in Cecenia (in concorso internazionale, il regista sarà presente al festival). Alle 17.30 "Une partie de nous s’est endormie" (Francia, 2015, 50’) di Marie Moreau, un viaggio nei labirinti di una vecchia Avignone accompagnati da Djilali, senzatetto di origine marocchina, immigrato in Francia con alle spalle quasi undici anni di prigione e molte identità (in concorso internazionale, l’autrice sarà presente al festival). Alle 19.00 il regista Leonardo Mouramateus presenterà "A festa e os cães" (Brasile, 2015, 25’), descrizione di un’adolescenza trascorsa tra feste e sbronze per le strade di Fortaleza, ma anche un’immersione nel passato in grado di riportare i dubbi, le speranze e la leggerezza degli anni verdi; a seguire Karim Sayad introdurrà il suo "Babor Casanova" (Svizzera, 2015, 35’), un film che segue due ‘ragazzi di vita’ di Algeri, con un presente è fatto di piccoli espedienti per guadagnare qualche dinaro e la prospettiva di imbarcarsi per raggiungere la Francia o l’Italia (entrambi in concorso internazionale). Alle 21.00 i già citati "The Sniper of Kobani" (Paesi Bassi, 2015, 12’) di Reber Dosky e "The Black Flag" (Iran, 2015, 62’) di Majed Neisi, e alle 22.30 "La Montagne magique" (Romania, Francia, Polonia, 2015, 87’) di Anca Damian, la biografia, in forma di documentario d’animazione, di Adan Jacek Winkler, rifugiato polacco a Parigi, attraverso mezzo secolo di storia.

Allo Spazio Alfieri, dopo la tavola rotonda, si prosegue alle 19.30 con le proiezioni di "Napps – Memoire of an invisible" (Germania, 2014, 30’) di Tami Liberman: la vicenda di mr. X, richiedente asilo che, dall’Africa Occidentale, è andato a vivere a Berlino senza un permesso di lavoro, raccontata da lui stesso; "Black Sheep" (UK, 2015, 16’) di Christian Cerami, uno sguardo lucido sul razzismo e l’islamofobia all’interno della cultura giovanile nella classe operaia del nord dell’Inghilterra; e "Salers" (Argentina, 2014, 9’) di Fernando Dominguez, ritorno in una cittadina attraversata dai ricordi di un tempo lontano. Alle 21.00 il regista Manu Gerosa presenterà "Between Sisters" (Italia, Belgio, Qatar, 2015, 78’), il ritratto di due sorelle, Ornella e Teresa, che dopo una vita passata a prendersi cura l’una dell’altra vivono il momento della separazione, che è anche quello in cui il segreto di una intera esistenza si svela (sezione Panorama). La serata si chiuderà con "Exergo" (Messico, 2015, 62’) di Diego Amando e Moreno Garz, che ripercorre le tappe di un avvenimento inquietante: a San Cristobal del Las Casas, Messico, fine anni ’80, una stimata professionista uccide una bambina di quattro anni.

All’Istituto Francese dalle ore 18.30 saranno protagonisti i pensieri e le teorie di Bernard Maris, alias Oncle Bernard, ucciso il 7 gennaio 2015 nell’attentato alla sede di “Charlie Hebdo”. Nel documentario "Oncle Bernard – L’anti-leçon d’économie" (Canada, Spagna, 2015, 79’) di Richard Brouillette, il giornalista ed economista francese esplora le zone d’ombra del neoliberismo, rivelando un punto di vista coraggioso nella sua originalità (il regista sarà presente in sala). Alle 20.00 "Pauline s’arrache" (Francia, 2015, 88’) di Emilie Brisavoine, l’esplosiva convivenza di una quindicenne con i propri atipici genitori: la madre, ex-regina della notte innamorata di un giovane travestito, suo padre.
All’Auditorium Sant’Apollonia alle ore 11.00 continua "How I did it", una serie di incontri aperti al pubblico con i registi del festival.

Per maggiori info sul programma: www.festivaldeipopoli.org

AT