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giovedì 18 aprile 2024

''Cronache di poveri amanti'' al Teatro della Pergola

17-04-2012
Dal 17 al 19 aprile 2012 alle ore 21.00 sarà in scena al Saloncino del Teatro della Pergola di Firenze lo spettacolo "Cronache di poveri amanti" adattamento di Carlo Lizzani e Massimo Mida da Vasco Pratolini per la regia di Marcello Ancillotti. Il teatro racconta pagine di storia in un intreccio di vite, amori e piccoli drammi di un gruppo di uomini e donne mossi dal coraggio, sullo sfondo della lotta contro l’ascesa del fascismo nel cuore di una Firenze degli anni ‘20. L’Associazione culturale Cenacolo dei Giovani, dopo il successo della scorsa stagione al Teatro di Cestello, ripropone lo spettacolo “Cronache di poveri amanti” di Vasco Pratolini. “Cronache di poveri amanti” rientra nelle attività che la Pergola intende dedicare al teatro italiano, con un’attenzione particolare alle lingue del teatro, alla valorizzazione dei linguaggi regionali, in questo caso del fiorentino, in un percorso dentro al teatro dei grandi autori italiani. Considerato il valore dell’opera letteraria di Pratolini e dell’adattamento teatrale di Lizzani e Mida, le rappresentazioni del Teatro della Pergola coinvolgeranno anche i ragazzi delle scuole superiori: come l’anno scorso, alcune classi saranno accompagnate a teatro per seguire lo spettacolo dal forte significato storico. Nel 1954 il regista Carlo Lizzani ha diretto un film ispirato al romanzo di Pratolini che vide come interpreti Marcello Mastroianni, Antonella Lualdi e Cosetta Greco. L’opera cinematografica, malgrado i problemi di censura, si aggiudicò nello stesso anno il premio speciale della giuria al Festival di Cannes e il Nastro d’Argento. Carlo Lizzani e Massimo Mida fecero una riduzione teatrale del film e la rappresentarono, per la regia di Lizzani stesso, una sola volta al Fabbricone di Prato, 38 anni dopo il film, nel marzo del 1992. Da allora soltanto il Teatro di Cestello ha avuto il coraggio di riproporre, con l’autorizzazione degli autori, questa storia di persone, dove la collettività è un valore, dove tutti fanno tutto per amore. La forza di Pratolini è da sempre quella di documentare con un lirismo realistico gli entusiasmi e la fiducia della gente semplice dei rioni, della gente innamorata, giovane o vecchia che sia, sempre con «il cuore sul davanzale della finestra dirimpetto». Uno scrittore pittore che ha dipinto rioni e abitazioni mettendo in scena in maniera intimista problemi sociali e politici, recuperati anche attraverso i fili delle proprie memorie personali. Quartieri con case dalle finestre aperte, parole dette sottovoce nella lontananza dei davanzali, angoli di una strada che, per molti, rappresentano l’orizzonte. Il testo è diviso in tre parti. La prima presenta i vari personaggi, la seconda contiene la trasformazione dei personaggi con la rottura degli equilibri e la terza compie il ritorno all’antica armonia del mondo popolare. Per informazioni: www.teatrocestello.it