L’autore italiano, lo sguardo sull’Europa, il rinnovamento del teatro attraverso i giovani talenti, sono queste le grandi indicazioni per il cammino della
stagione 2012/2013 del
Teatro della Pergola di Firenze. La nuova Fondazione della Pergola, partecipata da Comune di Firenze e Ente Cassa di Risparmio, intende assumere una forte identità di Teatro Italiano, come teatro della lingua e della cultura teatrale italiana, con finalità di promozione di quest’ultima in Italia e all’estero, avvalendosi in particolare per le attività internazionali della
Direzione artistica di Maurizio Scaparro, rivolgendo
un'attenzione alla contemporaneità e alla tradizione come occasione di rinnovamento per il settore e di occupazione per i giovani. La nuova stagione prevede la creazione di specifici settori di attività per la diffusione di spettacoli rappresentativi attraverso rapporti con analoghe strutture europee, per la realizzazione di percorsi di specializzazione che stabilizzino per cicli gruppi di giovani attori e tecnici. Quello dell’autore italiano è un cammino che viene intrapreso in direzioni diverse.
Come classicità reinterpretata nei due Pirandello: il
Lavia di Tutto per bene che inaugurerà la stagione, e il
Ceriani di Questa sera si recita a soggetto, che segna il ritorno di
Mariano Rigillo alla Pergola.
Come scoperta o riscoperta:
Moscheta di Angelo Beolco detto il Ruzante, ovvero un viaggio alle radici della nostra tradizione comica e dell’intersecarsi dei livelli linguistici guidato da
Tullio Solenghi;
La serata a Colono, ovvero
Elsa Morante, nell’anno che celebra il centenario della nascita, nella sua unica declinazione per la scena che funge da luogo geometrico tra due uomini di teatro italiani,
Mario Martone e
Carlo Cecchi;
La governante, testo a lungo censurato e oscurato che torna grazie al contributo di Maurizio Scaparro; e dopo Brancati,
Sciascia e
Il giorno della civetta, in una inedita versione teatrale.
Come pura invenzione:
Furioso Orlando, battaglia in campo aperto tra la riscrittura di
Marco Baliani e l’interpretazione di
Stefano Accorsi, all’inseguimento del mito, più che del personaggio di Ludovico Ariosto; e
Amleto 02, altro inseguimento condotto da
Filippo Timi.
Come teatro napoletano: dopo quattro anni torna
Luca De Filippo con una delle più belle e ‘pirandelliane’ commedie di Eduardo,
La grande magia; lo segue per le feste
Luigi De Filippo e
Cani e gatti, entrambi preceduti da
Miseria e nobiltà della coppia
Gleijeses-Arena ad introdurre l’anno, il 2013, nel quale si festeggia il 160° anniversario della nascita dell’attore e commediografo partenopeo.
Come “autore in italiano”, ovvero traduttore:
Masolino d’Amico per La
Torre d’avorio di
Ronald Harwood, il dramma sul controverso direttore d’orchestra
Wilhelm Furtwängler e sui suoi rapporti col nazismo che riporterà alla Pergola
Luca Zingaretti. Il passaggio sulla tradizione dà modo di illuminare lo sguardo sull’Europa che informa la partitura della nuova stagione.
Il discorso del re, ennesimo contributo di
Luca Barbareschi all’osmosi tra scena italiana e realtà anglosassone;
Un marito ideale, ritorno di Wilde grazie a
Roberto Valerio; il musical sugli ultimi giorni di
Judy Garland,
End of the rainbow, scritto dallo sceneggiatore
Peter Quilter e incarnato da
Monica Guerritore; e
Due di noi, la commedia di
Michael Frayn. Per informazioni:
www.fondazioneteatrodellapergola.it