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venerdì 19 aprile 2024

Rassegna ''AntiCOntemporaneo 2012'' al Museo Marino Marini di Firenze

09-07-2012

Dal 9 al 15 luglio 2012 al Museo Marino Marini (via San Pancrazio, 1, Firenze) è in programma la rassegna "AntiCOntemporaneo 2012", a cura dell'ensemble "L'Homme Armé" di specialisti di musica antica; ognuna delle tre serate è articolata in un concerto che inizia alle 21.30, fruibile anche separatamente dal resto, e in un pre-concerto che inizia alle ore 20.00. "AntiCOntemporaneo" assume un significato speciale nella storia de “L’Homme Armé”, segnando l’inizio dei festeggiamenti per il traguardo dei suoi trent’anni di attività. Per informazioni: www.hommearme.it

PROGRAMMA DELLA RASSEGNA "AntiCOntemporaneo 2012":

LUNEDÌ 9 LUGLIO, ore 20
Intervento di Carlo Sisi, Presidente del Museo Marini
Riflessione su tempo e silenzio nel sacro contrappuntata da suoni e voci de L’Homme Armé

LUNEDÌ 9 LUGLIO, ore 21.30
De beata Virgine
Forme del rito da oggi al Cinquecento
Musiche di e da Josquin Despres
Ensemble vocale L’Homme Armé
Francesco Canavese e Gian Luca Lastraioli: chitarre elettriche
Fabio Lombardo: direzione

Il programma, portando avanti i progetti già realizzati nelle passate edizioni di “AntiCOntemporaneo”, prevede una reinvenzione liturgica a partire da un monumento musicale rinascimentale come la Missa de beata Virgine di Josquin Despres, uno dei suoi capolavori, che viene qui proposta in una interpretazione esclusivamente vocale. La materia melodico-armonica della messa viene sottoposta, con una sorta di ardito ‘salto mortale’, ad un processo di metabolizzazione attraverso l’impiego dello strumento che ha forse maggiormente influenzato lo sviluppo di alcuni generi musicali dal dopoguerra a oggi, facendosi in qualche modo simbolo delle nuove forme di liturgia musicale. Passando attraverso le condotte esecutive tipiche della chitarra elettrica, si compie una metamorfosi apparentemente dissacrante, accostando e fondendo ancora una volta mondi musicali storicamente lontani.

MERCOLEDÌ 11 LUGLIO, ore 20
Anni ’60: Beatles, musica antica e altre storie
Musiche di autori rinascimentali e di Lennon/McCartney
Gian Luca Lastraioli: voce narrante e chitarre

Profittando della presenza di Gian Luca Lastraioli, ideatore del programma successivo, raro conoscitore della musica antica, ma anche dei Beatles e della cultura anni ’60-’70, l’incontro-concerto focalizzerà l’attenzione su alcune relazioni tra il linguaggio della musica del gruppo britannico e alcune peculiarità linguistiche della musica rinascimentale, che proprio in quegli anni cominciava ad emergere come fenomeno musicale.

MERCOLEDÌ 11 LUGLIO, ore 21.30
“The Madrigal Mistery Tour”
Da Londra 1601 a Liverpool 1963, alla ricerca della canzone d’arte inglese ai tempi delle due Elisabette regine
Musiche di John Dowland e di Lennon/McCartney
L’Homme Armé + Cappella di S. Maria degli Angiolini
Gian Luca Lastraioli: direzione
Santina Tomasello: soprano – Mya Fracassini: mezzosoprano
Luca Dellacasa: tenore – Matteo Bellotto: baritono

Nella prima parte del concerto verranno eseguiti brani a quattro voci cantanti con accompagnamento strumentale del liutista e compositore inglese John Dowland (1563-1626). Le Ayres or Songs di Dowland furono pubblicate a Londra, in vari volumi, tra la fine del xvi e l’inizio del xvii secolo, durante gli ultimi anni del regno di Elisabetta I. Ai brani di Dowland arrise larghissimo favore: ebbero infatti diffusione capillare in tutti gli ambienti artistici e musicali del tempo e rappresentarono un fenomeno senza precedenti di successo editoriale e musicale di massa. Mutatis mutandis, durante il regno di Elisabetta II una sorte analoga è toccata agli ancor mitici Beatles. La seconda parte del concerto presenta dunque brani composti da John Lennon e Paul McCartney negli anni Sessanta del xx secolo, mettendo in evidenza le differenze, ma anche le molte affinità sociali e testuali tra due letterature musicali cronologicamente così distanti. All’uopo i brani di Lennon e McCartney vengono presentati in un’inconsueta veste musicale quasi “madrigalistica”, eseguiti da un quartetto di voci cantanti accompagnate e contrappuntate da strumenti tipici del periodo rinascimentale quali una viola da gamba, una cetra e un cromorno.

DOMENICA 15 LUGLIO, ore 20
“Silence!”
Musiche antiche e di John Cage
L’Homme Armé
Monica Benvenuti: soprano – Mya Fracassini: mezzosoprano
Giovanni Biswas: tenore – Matteo Bellotto: baritono
Fabio Lombardo: direzione

Sulla scia della concezione musicale di Cage che, pur andando molto oltre l’ambito musicale, pone particolare attenzione allo spazio tra la creazione e la ricezione, il programma affiancherà un’opera vocale particolarmente significativa del compositore quale Four solos for voice a un’inconsueta presentazione di brani vocali appartenenti ad epoche molto lontane.

DOMENICA 15 LUGLIO, ore 21.30
“La bizzarria d’amore”
Scene di gelosia, idilli, vendette e litigi pastorali nella musica del tardo Rinascimento italiano
Musiche di R. Giovannelli, G. Fiorino e anonimi italiani
L’Homme Armé
Santina Tomasello: soprano – Mya Fracassini: mezzosoprano – Paolo Fanciullacci: tenore
Cappella musicale di S.Maria degli Angiolini
Gian Luca Lastraioli: direzione

Il concerto prevede l’esecuzione di brani a tre voci con accompagnamento strumentale tratti dalla letteratura musicale italiana del tardo Rinascimento e appartenenti formalmente al genere della villanella, tipo di composizione polifonica di carattere popolaresco contraddistinta da forma rigorosamente strofica e da testo leggero e spiritoso. Se la forma musicale e poetica “elevata” del madrigale si prendeva molto sul serio, cantando le pene d'amore, le sue cause e i suoi difficili rimedi, cingendosi il capo con ghirlande intrecciate di platonici petrarchismi languidamente intonati intorno al mitico Elicona, la contemporanea più spigliata forma della villanella affrontava gli stessi temi in modo ben più pragmatico e prosaico: i pastori e le pastorelle, o semplicemente gli amanti, che popolano le villanelle, se confrontati con i loro pari grado madrigalistici, per come parlano e cantano sembrano quasi usciti da un Reality Show televisivo: si amano in maniera tutt’altro che platonica, litigano, ballano sfrenati saltarelli, intonano disinvoltamente ottave e quinte parallele, si divertono e si danno appuntamento sotto la finestra di lei invece che presso le realisticamente poco raggiungibili fonti d’Elicona tanto care ai madrigalisti. Il concerto è eseguito da tre voci cantanti con accompagnamento di tre cordofoni (liuto, chitarra rinascimentale, cetra) e di uno strumento a fiato (flauto pastorale).