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martedì 16 aprile 2024

Amici della Musica Firenze: Yuja Wang ed il Trio Zimmermann al Teatro della Pergola

02-02-2013

Sabato 2 febbraio 2013, al Teatro della Pergola di Firenze (ore 16.00), l’atteso ritorno di Yuja Wang, venticinque anni, origini cinesi ma notorietà già internazionale, tecnica prodigiosa e talento musicale fuori dal comune. Interprete carismatica, Yuja Wang è dotata di una tecnica sbalorditiva e di un’impeccabile padronanza strumentale, un virtuosismo apprezzato soprattutto nei programmi più impegnativi. Come quello proposto per il ritorno a Firenze, aperto dal Novecento sfaccettato di Debussy (Pour le piano), Skrjabin (Sonata n.6 op.42) e Ravel (La Valse), e che poi si concentra ammirevolmente su Rachmaninov, l’Elégie da Morcaux de fantasie op.3, la scintillante rivisitazione dello Scherzo di Mendelssohn dal Sogno di una notte di mezza estate, il Moment n.4 dai Six Moments Musicaux op.16 e infine, preceduta da Gargoyles op.29 del compositore americano contemporaneo Lowell Libermann, l’impervia Sonata n.2 op.36, presentata in una versione più adatta all’esecuzione pubblica che lo stesso Rachmaninov realizzò nel 1931. Nonostante la giovane età, Yuja Wang ha già lavorato al fianco di direttori come Abbado, Dutoit, Maazel, Marriner, Pappano, Temirkanov, ed è già apparsa con orchestre come la Los Angeles Philharmonic, la New York Philharmonic, la Philadelphia Orchestra, la Filarmonica di San Pietroburgo e l’Academy of St. Martin in the Fields. Il “Washington Post” ha definito “strabiliante” il suo debutto al Kennedy Center. Protagonista di recital nei maggiori centri musicali del mondo, è stata nominata “Young Artist of the Year” (2009) dalla rivista “Gramophone”. Iniziato lo studio del pianoforte nella natia Pechino a sei anni, si è poi trasferita negli Stati Uniti per studiare con Gary Graffman al Curtis Institute of Music di Philadelphia, dove si è diplomata nel 2008.

Domenica 3 febbraio 2013 (ore 21.00), il palcoscenico del Saloncino della Pergola accoglie un’altra tipica formazione cameristica, quella del trio di soli archi: ha nel celeberrimo violinista tedesco Frank Peter Zimmermann la sua anima e fondatore, accanto al violista Antoine Tamestit  e al violoncellista Christian Poltéra, amici musicisti da lui coinvolti, a partire dal 2007, per dar vita a un gruppo unito dal comune amore per la musica da camera e potersi esibire così assieme in concerti frequentemente ospitati nelle maggiori capitali europee della musica e nei festival di Salisburgo e di Edinburgo. Piacevolissimo e tutto tedesco è il programma presentato, dominato da pagine di Beethoven: la Serenata op.8, concepita nel puro spirito settecentesco di musica d’intrattenimento, e il Trio n.1 op.3, che guarda al modello di Mozart ma conoscendo tensioni e un’imponenza tipicamente beethoveniani. Al centro del programma, virata novecentesca con il Trio op.2 di Paul Hindemith. Frank Peter Zimmermann è violinista celeberrimo, suona spesso al fianco di direttori come Chailly, Maazel, Jansons, Rattle, ed è apprezzato nelle sale concertistiche di tutto il mondo per lo stile che unisce slancio alla luminosa bellezza del suono di uno Stradivari del 1711, appartenuto al grande Fritz Kreisler. Formatosi alla scuola del Quartetto di Tokyo e di Tabea Zimmermann e vincitore di importanti riconoscimenti (come il William Primrose Competition), Antoine Tamestit si esibisce in tutto il mondo con rinomate orchestre e in ensemble cameristici, suonando anche lui un strumento di Stradivari, una viola del 1672. Pupillo di Heinrich Schiff, il violoncellista Christian Poltéra si è distinto nel programma New Generation Artists della BBC-Radio 3; appassionato musicista da camera, padroneggia un ampio repertorio, come del resto documenta la sua discografia.

Per informazioni: www.amicimusica.fi.it