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venerdì 19 aprile 2024

“La parola negata” nell' Estate a San Salvi con la mostra ''Verso la libertà'' di Fuad

16-07-2013

Martedì 16 e mercoledì 17 luglio 2013, i Chille de la Balanza (Area San Salvi - via di San Salvi, 12), presentano un singolare parallelo tra realtà nei manicomi e vita quotidiana nelle odierne dittature. Nell’ex-manicomio di Firenze si toccherà con mano cosa abbia significato e significhi tuttora negare il diritto ad esprimersi. Il primo appuntamento è in calendario per martedì 16 luglio, alle ore 21,30 con KanterStrasse Teatro in “MURO. Vita di NOF4, astronautico ingegnere minerario nel sistema mentale”. 
Un emozionante testo di Francesco Niccolini,Laura Montanari e Fabio Galati con la collaborazione di Luigi Rausa e Filippo Quezel. In scena Marco Brinzi, Simone Martini, Ciro Masella, Riccardo Olivier. Drammaturgia e regia di Ciro Masella.
Così Niccolini presenta Muro: “Colonnello astrale, ingegnere astronautico minerario, scassinatore nucleare. Si firmava NOF4, stava per Nannetti Oreste Fernando, 4 invece per i posti in cui è stato rinchiuso, un orfanotrofio, un carcere, due manicomi. Uno di questi ultimi a Volterra. Arriva nel 1959. E’ stato arrestato a Roma per oltraggio a pubblico ufficiale e assolto per infermità mentale. La diagnosi per lui è: psicotico grave. Finisce nel padiglione Ferri, quello in cui c’erano le persone che avevano avuto guai con la giustizia. Lì ci resta, con qualche breve spostamento all’interno del manicomio fino alla chiusura della struttura per la legge Basaglia. Muore nel 1994 in una casa famiglia a Volterra. NOF4 voleva scrivere, non gli davano penne e fogli. Allora lui comincia a incidere sui muri esterni del padiglione. Ha lasciato centottanta metri di pensieri incisi. Pensieri che fanno tremar le vene e i polsi. Per dolore, follia, solitudine e bellezza”.
E l’attore e regista Ciro Masella sul suo Nannetti Oreste Fernando annota: “Un visionario. Un sognatore. Un uomo capace di vedere mondi, universi, pianeti e galassie lontanissime. E di sentire. E vedere. Di più. Molto di più. E oltre. Un uomo libero pur nella reclusione. Un viaggiatore che non ha mai lasciato gli spazi angusti e i muri alti dell’orfanotrofio, della prigione o dell’ospedale psichiatrico. Eppure ha viaggiato. Lontano. Tanto lontano. E oltre, appunto. E ci ha lasciato un diario di bordo del suo splendido viaggio: appunti di una vita sognata e vissuta proprio perché immaginata e scritta. Il Muro sostituisce la biografia negata. Il Muro è un “Grido di Vita”.

Il secondo ed ultimo appuntamento sarà mercoledì 17 luglio, sempre alle 21,30 con “Verso la libertà” di Fuad, artista nato nel Kurdistan iracheno, che vive a lavora da molti anni a Firenze. Scultore e pittore, presente con mostre personali e collettive in Italia e all’estero, ed autore di opere permanenti in varie città, Fuad da alcuni anni scrive e illustra libri per ragazzi. Ha partecipato a numerose mostre di illustrazione, pubblicando con diverse case editrici. In questa occazione Fuad si presenta in una doppia veste, con una personale di grafica e come autore di un affascinante racconto, intitolato appunto “Verso la libertà”, affidato alla voce di Claudio Ascoli.
"In un paese lontano c’erano montagne, colline, prati verdi, villaggi antichi. Nel verde di quelle montagne, colline e prati, la gente viveva in modo semplice e tutti erano contenti”. Così inizia il racconto (in parte autobiografico) di Fuad. La storia narra di Haval, un ragazzo che ama la poesia e vive in un paese in cui la natura è generosa e la vita scorre felice. Haval non sapeva ancora che molto presto il suo paese avrebbe perso la libertà, e la sua vita e le relazioni con la sua gente sarebbero cambiate. Perfino la natura sarebbe cambiata. Una storia toccante quella di Haval, che attraverso la poesia rincorre la libertà. La storia raccontata da Fuad Aziz è un percorso poetico con versi di libertà di alcuni dei più grandi poeti curdi: Goran, Sherko Bekas, Hejar. Un modo per mostrare le «culture altre» attraverso la dolcezza, la forza e la drammaticità dei versi di chi ogni giorno vive nella speranza della libertà. L’esposizione di grafica presenta una ventina di opere, quasi tutte novità assolute, che con tecnica mista e attraverso figure, simboli, segni, colori rappresentano la sofferenza dell'uomo contemporaneo: un uomo che, nonostante il progresso, vive ancora la mancanza di diritti e l'assenza della pace.
L'esposizione resterà aperta sino a venerdì 26 luglio.

Per "Muro" il costo d'ingresso 8 euro; la prenotazione è consigliata.
Per "Verso la libertà" l'ingresso è libero, e la prenotazione consigliata.
Il vernissage dell'esposizione è fine della breve esposizione.

Info e prenotaizoni: 055.6236195 chille_@libero.it - www.chille.it

M.M.