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giovedì 28 marzo 2024

Amici della Musica Firenze: 3 appuntamenti al Teatro della Pergola

01-02-2014

Sabato 1 Febbraio, al Teatro della Pergola (ore 16.00) tornano le travolgenti sorelle pianiste Katia e Marielle Labèque, che confermano la loro inesauribile versatilità musicale unendosi anche all’originalissima batteria di percussioni basche del trio Kalakan (Xan Errotabehere, Thierry Biscary e Jamixel Bereu: www.kalakan.fr), spesso in tour a fianco della celeberrima popstar Madonna. Un programma – nell’ambito del ciclo Percorsi sonori – che accosta arrangiamenti e originali: spicca il celeberrimo Bolero di Ravel nella versione d’autore per due pianoforti, ma arricchito dalle sonorità delle percussioni basche che il grande musicista amava particolarmente. È il culmine di un percorso avviato dai Tre Preludi di Gershwin, dai Quattro Movimenti di Glass (2008), e da un’ampia antologia di musiche della tradizione popolare basca più accattivante affidata allo sfrenato virtuosismo del solo trio Kalakan. Ancora un progetto carico d’attrattiva ideato dalle due anticonformiste e poliedriche pianiste, applaudite in tutto il mondo per lo smalto dell’insieme e l’ampiezza di un repertorio che comprende il Settecento (si sono esibite anche con gli English Baroque Soloists e John Eliot Gardiner), i classici dell’Ottocento e del Novecento, il jazz e le più recenti espressioni contemporanee, di solito accanto a orchestre come i Berliner Philharmoniker e la Philadelphia Orchestra, a direttori come Semyon Bychkov e Simon Rattle (con lui e i Berliner si sono esibite a Berlino davanti a 33.000 persone). Recentemente, la loro casa discografica (la KML Recordings, nata per gettare ponti fra i vari stili musicali) ha pubblicato un cd con versioni insolite della Rapsodia in blue di Gershwin e delle musiche da West Side Story di Bernstein.
Prosegue Domenica 2  e Lunedì 3 Febbraio, al Saloncino del Teatro della Pergola (ore 21) il ciclo "Il mondo del Quartetto". Nel primo appuntamento, torna ad esibirsi nei cartelloni degli Amici della Musica il Quartetto Belcea, formazione d’archi inglese che si è costituita nel 1994 al Royal College of Music di Londra, perfezionandosi sotto la guida di due formazioni mitiche come il Quartetto Amadeus e il Quartetto Alban Berg, e oggi applaudita nelle sale concertistiche di tutto il mondo (recenti le nuove apparizioni ai BBC Proms e alla Carnegie Hall). E alla cultura musicale anglosassone guarda il programma, con il Seicento di Purcell, rappresentato dalle trascrizioni di alcune sue Fantasie, e il pieno Novecento di Britten e del suo Quartetto n.3; a chiusura, il Quartetto KV 499 di Mozart, pagina dove si fondono con naturalezza rigore e libera invenzione. Protagonista del secondo appuntamento è il Quartetto Arditti, formazione di fama mondiale che quest’anno festeggia i quarant’anni di una carriera prestigiosissima. Un ritorno nel nome di quel Novecento che da sempre rappresenta uno dei cavalli di battaglia dell’Arditti: interamente dedicato alla Seconda Scuola di Vienna, a quel clima culturale che diede vita a una svolta innovativa nel linguaggio musicale, e dunque con pagine di Schönberg (Quartetto n.3) e dei suoi allievi Berg (Suite lirica) e Webern (Cinque pezzi op.5). Rinomato anche per l’attenzione particolare rivolta alla musica contemporanea (centinaia i lavori espressamente commissionati), il Quartetto Arditti vanta un’ampia discografia, dove spiccano proprio le prime registrazioni digitali della musica per quartetto d’archi della Seconda Scuola di Vienna. Fra le registrazioni più recenti, l’Helicopter String Quartet di Stockausen, una partitura spettacolare e visionaria, dove ciascuno dei quattro musicisti suona su un elicottero in volo e la musica viene diffusa da torri dotate di altoparlanti e televisori.

Per informazioni: www.amicimusica.fi.it