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venerdì 29 marzo 2024

''I ritratti greci'' e ''L'Antico e il giardino di San Marco'', le nuove sale 33 e 34 degli Uffizi

18-02-2014

In occasione del 450° anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti, è stato presentato il nuovo allestimento delle sale 33 e 34 della Galleria degli Uffizi, intitolate rispettivamente "I ritratti greci" e "L'Antico e il giardino di San Marco", che precedono la sala 35, detta proprio Sala di Michelangelo.
Entrambe le sale, situate al secondo piano della Galleria e antecedentemente contenenti quadri toscani della seconda metà del Cinquecento e lombardi, apriranno al pubblico Martedì 18 Febbraio con un volto completamente rinnovato: mentre prima non avevano una caratterizzazione cromatica, adesso sono state dipinte di verde, prendendo spunto dal verde di Paolo Uccello, sia perchè questo colore richiama la vegetazione del giardino di San Marco, sia perchè è tradizionalmente considerato il colore del raccoglimento e della contemplazione.
Questi due ambienti sono contigui ma profondamente diversi per temi affrontati e impianto. La sala  de "I ritratti greci" ha un impianto filologico, dal momento che ricostruisce una sorta di storia del ritratto fisiognomico nella cultura greca, anche se tutte le opere esposte non sono originali greche, ma delle riproduzioni di epoca romana. Viene proposta, infatti, una selezione di marmi che ritraggono importanti personaggi greci, notabili per la straordinaria accuratezza con cui sono stati realizzati, con un'attenzione mirabile per i più piccoli particolari fisici ed espressivi, che aveva lo scopo di lasciar trasparire dai lineamenti del volto anche gli aspetti caratteriali dei personaggi storici. Nella stessa sala sono inoltre esposti cinque rilievi, originariamente destinati ad impreziosire le pareti delle domus italiche, a formare quasi una pinacoteca di pietra.
Il secondo ambiente, invece, intitolato "L'Antico e il giardino di San Marco", evoca il luogo decisivo per lo sviluppo del rinascimento fiorentino, il giardino che permise la formazione della magnifica arte di Michelangelo e di tanti altri artisti dell'epoca quali ad esempio Leonardo, Francesco Granacci, Lorenzo di Credi, Baccio da Montelupo e Andrea Sansovino. Di tutte le opere contenute in questa sala solo quattro sono state prelevate dal percorso espositivo preesistente, mentre le altre trentacinque sono esposte al pubblico per la prima volta, e fatte appositamente pervenire da vari depositi.  L'atmosfera di quel luogo viene rivissuta attraverso una scelta di opere che ricordano i soggetti visti dai frequentatori dell'accademia laurenziana e, in particolare, da Michelangelo. Sebbene il giardino sia stato interamente saccheggiato e ci risulti dunque impossibile sapere esattamente cosa fosse presente al suo interno, possiamo ricostruirlo da ciò che gli artisti, che crebbero artisticamente proprio grazie a questa raccolta, rappresentarono nelle loro opere.
I sarcofagi con scene mitologiche, le teste di satiro e i due amorini (l'amorino dormiente e l'amorino che tende l'arco), visibili in questa sala, sembrano corrispondere a molti dei soggetti scolpiti dal Maestro e dagli altri artisti in quegli anni.
L'intervento è stato interamente finanziato dall'Associazione Amici degli Uffizi.

di Greta Piccininni