E' stata presentata venerdì 28 marzo, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, la nuova grande composizione pittorico-plastica (cm 300 x 500) dell'artista contemporaneo Bizhan Bassiri, intitolata "La Battaglia". Come ha affermato l'Assessore alla Cultura Sergio Givone, l'opera colpisce il visitatore nel cuore del Palazzo fulcro della storia politica, artistica e culturale fiorentina e lo induce così a soffermarsi, a guardare di nuovo, a interrogarsi.
Il soggetto evoca il tema già reso celebre dalle perdute pitture di Leonardo e di Michelangelo un tempo presenti sulle pareti del Salone: di esse la versione elaborata dall'artista italo-persiano si può considerare il fantasma che ne fa vibrare l'eco nella memoria collettiva. Il tema della battaglia o della lotta corpo a corpo è infatti illustrato anche dai grandi affreschi vasariani che tuttora sono visibili. Tuttavia, il senso più recondito e atemporale di quest'opera, di non facile lettura, realizzata con una modalità al confine tra dati figurali e materia informale, si pone come un preciso riferimento alle vicende individuali di chiunque lotti e si spenda per il conseguimento di ideali obiettivi e civili principi.
Nato nel 1954 a Teheran, Bizhan Bassiri giunge a Roma nel 1975. Compiuti gli studi presso l'Accademia di Belle Arti, comincia a esporre il proprio lavoro nel 1981. Fin dall'inizio la sua attività è caratterizzata dall'utilizzo di cartapesta, acciaio, bronzo, elementi lavici ed elaborazioni fotografiche. Accanto alla creazione plastica è autore del "Pensiero Magmatico" e del "Manifesto del Pensiero Magmatico", testi teorico-poetici concepiti come work in progress.
L'opera resterà esposta fino al 6 aprile 2014.