Villa Bardini (Costa San Giorgio, 2) ospiterà dal 18 aprile al 19 ottobre 2014 una mostra,"Figure di ritmo e di luce nella Firenze del '900", in ricordo di Giovanni Colacicchi, una delle intelligenze artistiche eminenti nella Firenze prima delle guerre, dei caffè letterari e delle riviste prestigiose. Un poeta musicofilo armato di pennello, protagonista a Villa Bardini, che gli dedica ora vent'anni dalla sua scomparsa, ha dunque il sapore della riscoperta di un gigante neofigurativo, celebrando, con la maestria del pittore, la straordinaria stagione creativa vissuta da quel microcosmo di intellettuali antifascisti a dispetto di dittature, guerre e persecuzioni.
Promossa dal Comune di Firenze con la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e il Kunsthistorisches Institute in Florenz, Max-Planck-Institute, la mostra presenta circa 80 opere a cura di due specialisti qualiMario Ruffini e Susanna Ragionieri.
"La sua pittura è molto solare, ma si riesce a vedere la luce proprio perchè mio padre è capace di rappresentare anche l'ombra, perchè se c'è la luce, c'è anche l'ombra", commenta il figlio Francesco, che insieme a Piero Colacicchi, ai musei e ai collezionisti hanno dato in prestito le opere, mentre l'Ente Cassa di Risparmio contribuisce con uno dei capolavori del pittore, per oltre mezzo secolo esposto nella hall dell'ex cinema Gambrinus. Si tratta della celebre "Allegoria della danza, della musica, della commedia, della filosofia e della poesia per un cinematografo in cui Colacicchi concentra la sua estetica: l'ammirazione per la bellezza del corpo umano,l'amore per la natura, per tutte le arti, per i rapporti ideali tra le forme suggeriti dalla sezione aurea, la divina, rinascimentale, proporzione di Luca Pacioli e Piero della Francesca. "Un grande pittore, che onora la città di Firenze", Pier Francesco Rossi Ferrini (Vicepresidente Ente Cassa di Risparmio di Firenze) che insieme alla Regione Toscana, Unicoop Firenze e Aon, ha sostenuto la mostra.

Per ulteriori informazioni: www.bardinipeyron.it

EDN