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giovedì 18 aprile 2024

Saggi Scuola Intercity e Intercity Connections al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino

06-05-2014

Dal 6 al 30 maggio 2014 al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino sono in programma gli spettacoli delle rassegne "Saggi Scuola Intercity" e "Intercity Connections".
Intercity Connections giunge alla sua 15a edizione. Nato nel 1998 all’interno del Festival Intercity in collaborazione con il Royal National Theatre di Londra, il progetto è entrato a far parte della vita culturale e del processo formativo dei tre istituti superiori di Sesto Fiorentino nel 2000, prendendo il nome di Intercity Connections.
Il progetto sostenuto da Sesto Idee ha permesso ad oggi a circa 800 ragazzi di misurarsi in scena con oltre 50 testi scritti dai più grandi autori del panorama nazionale ed internazionale come Mark Ravenhill, Patrick Marber, Fausto Paravidino, Letizia Russo, Ali Smith, Philip Ridley, Gregory Burke e tanti altri e di calcare palcoscenici di grande prestigio nei teatri più prestigiosi: dal National Theatre di Londra, alla Biennale di Venezia, al Festivaletteratura di Mantova, Teatro Due di Parma, Teatro della Tosse di Genova.
Intercity Connections, rivolto alla formazione dei ragazzi di Sesto Fiorentino, ha creato una generazione attiva di giovani autori, attori e registi che si è già misurata in contesti nazionali ed internazionali e che offrirà il suo forte contributo al futuro del progetto. Il rafforzamento delle collaborazioni internazionali ha dato la possibilità ai ragazzi di scoprire e approfondire il lavoro sulla drammaturgia e al progetto di avvalersi dei lavori di tre grandi autori: Moira Buffini, Patrick Marber e Philip Ridley.
La Scuola di Teatro Intercity è il dipartimento formativo del progetto Intercity. Oltre venticinque anni di organizzazione di Intercity hanno permesso alla direzione artistica del Teatro della Limonaia di conoscere in anteprima e di presentare in Italia le novità del panorama teatrale internazionale e di entrare in contatto con le “scuole” di teatro che si sono affermate a livello internazionale.
L'ingresso alla scuola è aperto a tutti, il programma didattico si estende su tre anni con la frequenza di una volta alla settimana e con l'aggiunta di seminari mirati agli approfondimenti di diverse discipline.
 
6 maggio ore 21.00
7 maggio ore 10.00
STORIA DI UN VAMPIRO
di Moira Buffini (Inghilterra)
a cura di Marcella Ermini
traduzione Michele Panella
in collaborazione con Brenda Donohue
con gli studenti del Liceo Scientifico Agnoletti
Due ragazze arrivano in un paesino inglese. I loro nomi sono inventati. Non dicono la loro vera età. Non è chiara la relazione tra le due. Sono sorelle, come le loro carte d’identità dichiarano? O sono madre e figlia? La più grande, Claire, va a lavorare in un pub. La più giovane, Eleonor, va a scuola. Durante una lezione di teatro, Eleonor confessa di essere nata più di duecento anni fa e che è sopravvissuta bevendo sangue umano. I suoi compagni di classe pensano che sia pazza, tranne uno, Frank, un ragazzo che è stato educato in casa e che è strano quanto lei. La vuole aiutare, pensando che soffra di qualche strana psicosi. Eleonor comincia a scrivere la storia della sua vita in forma di testo teatrale. Racconta della vita di Claire che, nel XIX secolo, faceva la prostituta a Londra e di se stessa chiusa in un orfanotrofio. Nel frattempo niente va come dovrebbe andare. Alcune persone spariscono. Eleonor e Claire sono donne vampiro? O sono due ragazze con qualche problema? “Storia di un vampiro” è uno spaccato ironico, oscuro e scioccante sulla verità e sulla continua necessità dell’essere umano di consumare. Un testo intricato, coraggioso, ricco di una forte narrativa e ambientato in uno strano mondo che oscilla tra sogno e realtà e che affida alla forza dell’immaginazione la ricerca della propria identità.

8 maggio ore 21.00
9 maggio ore 10.00
I MUSICISTI
di Patrick Marber (Inghilterra)
a cura di Iacopo Reggioli
traduzione Michele Panella
con gli studenti dell’I.I.S.S P. Calamandrei
I musicisti è uno dei titoli più gettonati dell’edizione attuale di Connections ed è incentrato sulle relazioni che scattano in un gruppo di giovani esecutori di una scuola inglese che si trovano a Mosca per il Festival Europeo delle Orchestre Giovanili. Marber incentra il racconto sull’incontro-scontro tra Roland, il direttore, e Alex, che preferisce il rock alla classica e che lo provoca continuamente, in una continua elaborazione dei rispettivi ruoli. Ciò è evidente in particolare nella tragicomica sequenza in cui i musicisti vengono a sapere che i loro strumenti non arriveranno in tempo: da lì scatta un esilarante crescendo rossiniano che porta alla soluzione del problema.  Marber affronta il grande tema dell’amicizia, quella vera, quella che ti da’ la spinta vitale per non arrenderti mai, quella che “superando ostacoli apparentemente insormontabili” trova il modo per farcela come il “Pinball Wizard” degli Who.
Per concludere, a chiusura della settimana dedicata ai saggi di Connections, quest’anno andrà in scena uno spettacolo per la regia di Iacopo Reggioli con protagonisti giovani attori che si sono formati e diplomati presso la Scuola di Teatro Intercity.

11 maggio ore 21
THE GRANDFATHERS
regia di Iacopo Reggioli
traduzione Iacopo Reggioli e Michele Panella
con Francesco Becchimanzi, Andrea Bocelli, Ludovica Fazio, Gaia Fronzaroli, Elena Poggioni, Sonia Remorini, Venus Riahi, Cosimo Strigaro, Federico Valeri.
In un paese non specificato, ma non così differente dal nostro, il governo obbliga otto giovani a donare 547 giorni della propria vita al servizio militare, per poi gettarli in mezzo alla guerra. Le porte di una caserma vengono spalancate dinnanzi ai nostri occhi e li seguiamo mentre ognuno di loro cerca disperatamente di essere accettato e di trovare il proprio posto, creando una comunità e diventando qualcosa che si avvicina all’idea di una famiglia. Il testo cattura non solo le paure e gli incubi di otto reclute, ma anche l’ironia, la semplicità e l’ingenuità di otto “adolescenti” costretti a trasformarsi in macchine da guerra.
“Cosa fa crescere l’erba?-Il sangue!”
Iacopo Reggioli, si è formato come attore presso la scuola di teatro Laboratorio Nove, diplomandosi nel 2006. Dal 2011 lavora come operatore teatrale all'interno del progetto Intercity Connections. Ha lavorato come assistente alla regia di Michele Panella, Serena Mannelli, Dimitri Milopulos e vari artisti stranieri, tra cui Alexandra Koch e Simon Boberg. Si è specializzato nella traduzione di testi contemporanei dall'inglese, traducendo opere di vari autori, tra i quali Moira Buffini, Ursula Rani Sarma, David Farr e Rory Mullarkey.

Saggi – spettacolo della Scuola di Teatro Intercity

Saggio 1° anno
22, 23 maggio ore 21
LA BALLATA DEL CONDOMINIO
a cura di Marcella Ermini
Gli allievi del corso del primo anno, suddiviso in pomeridiano e serale, hanno avuto la possibilità di “incontrare” il teatro e la drammaturgia contemporanea attraverso vari studi relativi all'espressione corporea, alle tecniche vocali e alla dizione, oltre che al lavoro sulla fisicità, elementi di base sullo studio del personaggio, ascolto e tecniche di riscaldamento. Gli allievi dei corsi presentano sul palco del Teatro della Limonaia, La ballata del condominio, un saggio - spettacolo, ironico e conviviale, ambientato in un condominio.

Saggio – spettacolo 2° anno
17, 18 maggio ore 21
NOTE DI CUCINA
a cura di Michele Panella
Il percorso formativo del 2° anno della Scuola di Teatro Intercity ha come protagonista il testo.
Un incontro/scontro pieno di sfide che costringe gli allievi a fare delle scelte e ad affrontarle con determinazione: scoprire le innumerevoli chiavi per gestire il testo, l'intenzione, la parola, il ritmo e, di conseguenza, il personaggio e la gestione dello spazio.
Il lavoro di quest'anno è stato particolarmente difficile e intenso. Il testo scelto non ha una trama narrativa e non ha alcuna indicazione sulla gestione della scena e dei personaggi. Lascia libera scelta ed è in questa libertà che prendono vita le numerose scene, a volte brevissime - una sola battuta - a volte lunghissime. Una drammaturgia viva, schietta, diretta che non perde il suo spessore, la sua leggerezza e ironia e, a tratti, la sua follia. La donna è protagonista: la donna bambola gioca con il suo promesso sposo; la donna colta, intellettuale, attenta distrugge crudelmente l'uomo/artista che ha appena scoperto, la donna strutturata dinamica e anticonvenzionale ride di Celine, Bernhard, Schopenhauer e manda il figlio ubriaco a scuola per valide ragioni; la donna pronta a partorire il figlio si pente di tutto; la donna fomenta la follia del compagno; la donna cede ai suoi pretendenti facendoli cedere a sua volta; la donna profondamente fedele tradisce con una semplicità disarmante. Tante donne, tante identità e tante sfide che i ruoli maschili devono affrontare per soddisfare la loro necessità di affermazione, di confronto e di riconoscimento del loro ruolo.

Spettacolo 3° anno
29, 30 maggio ore 21
MORIRE... O NON MORIRE
a cura di Michele Panella
Quattordici personaggi: Soggettista, Moglie, Eroinomane, Sorella, Madre, Figlia, Malato, Infermiera, Poliziotta, Poliziotto, Motociclista, Assassino e Vittima.
Sette scene + sette scene.
Una drammaturgia a quadri dove incontriamo via via i personaggi, i loro mondi, le loro relazioni, la loro storia e, inesorabile...la loro fine. Morire...
Ma se qualcosa intervenisse e per un caso il destino potesse essere intralciato nel suo inesorabile percorso e la fine potesse essere evitata? O non morire...
Gli allievi del terzo anno, dopo l'analisi del testo e delle caratteristiche oggettive e dedotte sui loro personaggi hanno lavorato sulla messa in scena di uno spettacolo vero e proprio. Un lavoro complesso di costruzione della scena partendo da una totale assenza di didascalie che lascia ampia facoltà decisionale e da una drammaturgia concreta, spietata e al tempo stesso leggera e colloquiale. La regia della messa in scena spia questi personaggi nei loro mondi attraverso l'occhio di una telecamera che si insinua nei particolari, perchè nei particolari si può trovare la chiave, la soluzione.
"La gente... sai?...Si aiuta tra sé per sopravvivere..., e mettere in dubbio questo o giocarci sopra... è meschino. Infimo. Vile. La gente sopravvive, la gente deve sempre sopravvivere. Guarda, qui si che hai un buon soggetto per fare un film. Si potrebbe intitolare Vivere. O no, meglio ancora: si potrebbe intitolare Morire, che è quello che nessuno vuole, quello che nessuno programma, quello che nessuno deve mai  programmare."

Saggio corso per ragazzi (7 – 13 anni)
16 maggio ore 20
NARCISO
a cura di Daniela D’Argenio
Infine, per i più giovani, è stato studiato uno speciale percorso didattico, primo approccio al mondo del teatro, per stimolare e potenziare la creatività. Un percorso tra “gioco” e immaginazione, ricordando sempre che il teatro nasce dal bisogno di conoscersi, comunicare e incontrarsi.
Gli allievi del corso per ragazzi della Limonaia metteranno in scena Narciso.
Narciso è un bambino che vive solo con sua mamma dopo che il padre è scappato con un’altra donna. La mamma di Narciso è diventata molto appiccicosa dopo la fuga del suo uomo e per Narciso è molto difficile riuscire a farsi degli amici visto che sua madre vuole sempre compagnia. A complicare il tutto a scuola c’è una banda di bulli che lo ha preso di mira. Come riuscirà Narciso ad uscire da tutti questi pasticci?

Per informazioni: www.teatrodellalimonaia.it