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venerdì 19 aprile 2024

''Children of Unquiet'', le opere di Mikhail Karikis in mostra a Villa Romana

07-08-2014

Fino al 29 agosto sono in mostra le opere del progetto "Children of Unquiet" di Mikhail Karikis a Villa Romana (via Senese, 68). E' un nuovo corpus di lavori che l'artista ha prodotto a partire dal complesso contesto naturale, storico e socio-economico della cosidetta Valle del Diavolo, in Toscana. Nota per i suoi leggendari legami con l’Inferno di Dante, la Valle del Diavolo è stata scenario, agli inizi del Novecento, degli albori della produzione di energia verde, con la costruzione, a Larderello, del primo impianto geotermico al mondo.
Fino a poco tempo fa, una comunità di quasi cinquemila persone tra dipendenti e famiglie, viveva nei villaggi operai progettati da Giovanni Michelucci ma alla più recente introduzione di nuove tecnologie di automatizzazione delle centrali, ha fatto seguito un consistente decremento dei posti di lavori e un arresto nelle prospettive di ricambio generazionale, che a loro volta hanno portato a un rapido abbandono e allo spopolamento di interi villaggi.
Dalle macerie di un’area post-industriale abbandonata, un gruppo di bambini sembra scoprire e proiettare nuove possibilità. La loro occupazione giocosa, insieme al canto, genera uno spazio per l’espressione individuale e collettiva, rinsaldando il legame di questa giovane generazione coi luoghi della propria infanzia, sfidando la ricorrente narrativa della migrazione forzata, evocando infine possibili, diversi e sognati futuri.

Il progetto include: un film, che ha visto la partecipazione di circa quaranta bambini e che ritrae l’orchestrazione di un’occupazione ludica di quel che resta dei villaggi operai e dei siti industriali loro vicini; una serie fotografica e un film in Super8 che immortalano le visioni che i bambini - interpellati sul futuro dei villaggi abbandonati nel corso di un laboratorio con l’artista; un vinile intitolato "102 Years Out of Synch" che ripercorre le leggende legate al luogo, i riferimenti letterari e cinematografici all’Inferno di Dante e al suo immaginario acustico; un gioco in scatola progettato dall’artista come attivatore di processi decisionali e come strumento di analisi dei dilemmi e dei conflitti che fanno eco alle più diffuse preoccupazioni sul futuro di quest’area.

Info: www.villaromana.org